Caro dottore,sono una ragazza di 17 anni, apparentemente normale, arrivata al punto di dubitare della sua sanità mentale.Da piccola ho iniziato ad avere dei rituali che ormai non ricordo, ma adesso che sono più grande mi rendo conto che ne ho di nuovi che mi tormentano: ogni giorno vivo con fobie che assillano me stessa e anche a mia madre, in cerca di una risposta.”Ma rimarrò magra per sempre?””Se faccio così, mi può succedere..?””Non sarò mica lesbica?””Se mi cadono tutti i capelli, divento pelata?””Se uso questa cosa, si rovina?”E così via dicendo..Premetto che non vivo in un ambiente famigliare molto “sano”, se mi concede il termine, non ho mai avuto una famiglia unita e spesso sono stressata dall’ansia di mia madre.Sono andata da uno psicologo molti anni fa, il quale disse che ero soltanto insicura.Ora, che capisco meglio cosa mi succede, ho fatto delle ricerche su internet e ho trovato questa malattia, il DOC, ovvero il disturbo ossessivo compulsivo.Mi sono rispecchiata in alcuni sintomi, come ad esempio il bisogno di dover fare delle domande (nonostante sappia già la risposta) e di starci male se non ottengo la risposta che penso.Sono davvero molto insicura anche a scuola; alle medie venivo derisa per la mia altezza, anche se adesso mi sono allungata ve sono diventata più carina vivo con mille dubbi che mi perseguitano.Un’ultima cosa, spesso ho voglia di farla finita e fisso un giorno in cui devo smettere di “chiedere” e in quel giorno devo domandare l’ultima volta tutto quello a cui voglio un chiarimento o una rassicurazione.Purtroppo torno sempre al punto d’inizio, perchè c’è sempre qualcosa che mi fa tornare in mente quelle cose (spesso incolpo mia madre, in quanto, secondo me, lei mi porta a pensare a queste cose)Mi scuso per il poema, ma ho davvero bisogno che qualcuno mi dica cosa posso avere, perchè per me al momento è più facile parlare attraverso un computer piuttosto che di presenza.La prego di aiutarmi, rispondendo alla mia e-mail.Distinti saluti
Cara S., da quello che lei scrive, si tratta effettivamente di disturbo ossessivo compulsivo ricco di ossessioni ideative, anancasmi cioè interrogazioni dubitative e altri sintomi correlati. Anche considerando la sua giovane età il disagio è ampiamente trattabile con un profondo lavoro analitico ed ipnositerapia e affonda le sue radici nell’ambiente familiare e nei rapporti con le figure di riferimento, in primis sua madre che andrebbe scandagliato e compreso fino in fondo. Un cordiale saluto. Antonio