Salve dottore, abito nelle Marche e purtroppo sono stata colpita gravemente dall’ultimo terremoto. Purtroppo la casa in campagna nelle colline del maceratese (comune di San Ginesio) dove vivevo da 10 anni (che avevo comprato nel 2006 con un mutuo che tutt’ora devo pagare) è ora inagibile e mi sono dovuta trasferire. Per me tutto questo è stato un evento davvero tragico. Il sisma del 24 agosto non aveva procurato alcun danno alla casa (mentre altre nella zona erano state dichiarate inagibili) ma solo a dei vecchi annessi che per la messa in sicurezza e per la paura di avere costruzioni pericolanti accanto a casa ho fatto demolire. Pwrò mi sentivo tranquilla….Lì in quei vecchi annessi ormai pericolanti, tenevo anche i mie tre cani e quindi era necessario far ricostruire per loro un riparo e così avevo fatto demolire ciò che era pericolante, avevo fatto rifare la recinzione interna della proprietà che aveva avuto problemi e avevo fatto montare una casetta in pvc per i cani (ho ancora le fatture da pagare in parte purtroppo). Poi il 26 ottobre alle 21,15 mentre eravamo a cena al piano terra (dopo la scossa delle 19 avevamo deciso di riportare i lettini per dormire al pian terreno come avevmo fatto dopo il terremoto del 24 agosto) abbiamo capito che la scossa era davvero forte e vicina (l’epicentro era a Visso) e così siamo uscite (vivo con mia sorella) di corsa….con la porta aperta e la luce accesa sotto la pioggia abbiamo visto l’interno della casa creparsi irrimediabilmente e noi non riusciavamo nemmeno a stare in piedi nel giardino tanto la terra tremava. Quella stessa sera, terminata la scosssa, siamo letteralmente fuggite, dopo aver recuperato il gatto che viveva in casa ed era al secondo piano e siamo andate a casa dei genitori che abitano a pochi km dalla città di Macerata (circa 36 km da casa nostra). Gli altri animali infatti erano al sicuro(le galline e le oche in ripari di legno, i cani nella casetta in pvc e la capretta in un annesso che ha resistito)…i gatti liberi (abbiamo aperto la porta del locale al piano terra dove dormivano e sono fuggiti all’esterno)……Non ricordo granché di quella sera solo lo shock e una sensazione di incubo (per dormire ho preso il prazene)….poi la scossa del 30 ottobre ha completato il tutto e la casa è completamente inagibile anche se non ha avuto crolli di pareti ecc. Premetto che già da circa 3 anni non stavo molto bene. In seguito alla morte del marito di una collega e amica e a problemi nell’ambiente di lavoro ho cominciato a soffrire di ansia, disturbi nel ciclo ecc. Ho cominciato a prendere medicine naturali e poi a cicli brevi (ho un fratello che soffre di depressione da anni e quindi è “esperto” in materia e ha chiesto anche alla psichiatra che lo segue), ho provato con il lexotan che però non mi ha dato giovamento e poi invece con il prazene che mi ha giovato di più…..l’ho preso soprattutto nell’ultimo anno a cicli, diminuendo man mano le dosi fino a smettere e interrompendo sempre una volta a settimana. Tuttavia ho vissuto spesso con ansia costante che a volte passava e a volte tornava prepotentemente. Ho sofferto anche di gastrite forte (e in quel frangente l’ansia è sparita) o colite (idem)…intanto ho continuato ad avere sbalzi nel ciclo che però sono stati attribuiti a quei tempi allo stress. Ho anche una tiroidite autoimmune con i valori ok del tsh, almeno fino a settembre scorso, per cui non prendo medicine. Con quello che è successo con il terremoto il mio mondo è andato definitivamente in pezzi…..Abbiamo dovuto dare via tutti i nostri animali (galline, oche, una capretta, i gatti). Una vita che ci eravamo scelte come progetto di vita è andata in fumo in un attimo. Lavoro come impiegata all’Università di Macerata e così abbiamo cercato una casa in affitto più vicino alla città. Tuttavia abbiamo i tre cani (due bastardine e un husky) che non ce la siamo sentite di dare via. Inoltre non è facile che qualcuno li voglia e cmq separarsi da loro sarebbe molto doloroso….già lo è stato enormemente per gli altri animali. Tra l’altro tutti vogliono l’husky ma nessuno è disposto a prendere i tre cagnolini insieme. Per i tre cani abbiamo dovuto cercare un appartamento che avesse un giardino in un momento in cui tantissima gente si spostava e cercava casa e ci siamo viste sfumare possibilità sotto il naso, perché c’era tanta richiesta e poca disponibilità. Per cui trovato l’appartamento con giardino (di non più di 120 mq e sempre esposto a nord quindi bagnato e fangoso, mentre noi avevamo una proprietà con 1000 mq di giardino recintanto), anche se piccolo l’abbiamo preso e ora ci troviamo a vivere in un condominio sperduto in mezzo alla campagna a 15 km dalla città sempre con la paura che i cani abbaino e i vicini si lamentino…sempre a dir loro di stare zitti quando lo fanno e spesso rimanendo inascoltate. In più il micetto che viveva in casa con noi ora è a casa dei nostri genitori perché la casa ha tutte le finestre che danno sul giaridno e se i cani lo vedessero sicuramente abbaierebbero e sarebbe ancora più caos….però i miei genitori sono anziani e prima o poi dovremo trovare una soluzione…..già soffro all’idea di aver dovuto separarmi dagli altri animali, lo shock che anche loro hanno vissuto a dover essere affidati ad altri ecc….uno dei gatti poi dopo essere tornato dopo diversi giorni (andiamo nella proprietà a controllare e all’inzio abbiamo anche cercato di recuperare vestiti e poco altro – in un primo momento accompagnate dai vigli del fuoco-) non sin è più fatto vedere e cmq non ho trovato nessuno a cui affidarlo….c’è poi su ancora una nostra gattina che però tornava solo la sera per mangiare e quindi viveva “libera” e un po’ “randagia” già da prima…..ogni tanto andiamo su a mettere le crocchette per lei e se dovesse tornare l’altro gatto, ma ogni volta è uno strazio…tra l’altro nel frattempo hanno dovuto togliere le tegole dal tetto e forarlo per coprrilo con dei teli in quanto con le pioggie pioveva all’interno…..è stata anche un’odissea ottenere l’ordinanza di inagibilità perché le cose vanno a rilento e i sindaci hanno dato la precedenza ai centri storici, abbandonando i residienti nelle campagne…alla fine con mail insistenti l’abbiamo ottenuta e ci serve essenzialmente per ottenere il contributo per l’autonoma sistemazione che però non ci è ancora arrivato…così paghiamo mutuo e affitto insieme…ma questo è il minimo…il prolema è sentirsi incastrati in una vita che non si è scelti, senza possibilità di fuga, in attesa che succeda qualcosa che non succede (che potrebbe succedere di migliorativo per noi ?)….i tempi della ricostruzione saranno biblici e noi abbiamo soldi da parte pochi risparmi quindi bisognerà attendere i risarcimenti dello Stato