Gentile dott. Miscia,

le scrivo perché un mio amico mi ha confessato la sua convivenza con una transessuale (MtF), pur non rinuciando a scappatelle con donne. Tengo a specificare che il mio amico è da sempre una persona sopra le righe e amante degli eccessi.
La sua famiglia vive con forte disagio questa situazione e i familiari lo etichettano come “pervertito e disturbato”.
Chiedo a lei se è giusto parlare di perversione