Salve dott. Miscia
non so se mi sto indirizzando verso un tipo di terapia idoneo al mio problema, ma ho trovato il suo contatto cercando online alcuni specialisti che praticano l’ipnosi. Ho pensato a questa alternativa per risolvere un problema relativo alla balbuzie, che ho da qualche tempo e che non sono mai riuscita a risolvere; ma ignoro se sia o meno praticabile per la mia difficoltà.
Le illustro brevemente la mia situazione.
Premetto che non ho certamente problemi legati a disfunzionalità linguistiche “meccaniche”. Succede però che, in particolari situazioni di ansia (ma non solo), io inizi ad avere qualche blocco. A volte è impercettibile quando parlo in italiano: nessuno in famiglia, o tra gli amici, si aspetterebbe mai che io mi rivolga ad uno specialista per una simile questione. Tra l’altro non ho mai fatto presente a nessuno questo problema, segno evidente che quotidianamente non è percepito dagli altri, anche perchè riesco a camuffarlo. Però è un peso che mi porto dietro ormai da molti anni ed ora sta sta diventando insostenibile dal momento che indirizza anche certe scelte che potrebbero essere importanti nella mia vita. Seppur agli occhi altrui inesistente, per me la questione è sempre presente, specie in alcune circostanze. Come le dicevo, le difficoltà in italiano sono assai limitate e riesco a renderle impercettibili. La situazione cambia quando parlo in francese. Sono infatti quasi bilingue, essendo di origini francofone ed essendo stata in Francia per lavoro e per studio in diverse occasioni. Ho un’ottima pronuncia (mi scambiano spesso per una parlante nativa) e un’assai profonda conoscenza della lingua. Eppure (o forse proprio per questo?) quando mi si richiede di fare un discorso al di là del semplice scambio di battute, inizio ad avere problemi di balbuzie. Credo sia legato (un po’ come nel caso dell’italiano, anche se in misura di gran lunga maggiore nel francese) al concetto di “performance” (detto molto volgarmente), di aspettative. E’ una “diagnosi” molto elementare, mi rendo conto, ma credo che sia strettamente connessa con l’idea di una “prestazione” in una situazione di “ansia” (che può essere anche molto banalmente una telefonata tra amici). Tale situazione è tanto più “assurda” se si considera il fatto che sono riconosciuta come una persona dalle pronunciate doti “oratorie” (molti mi prendono in giro dicendo che in epoca classica sarei stata un retore) e considerando il fatto che, anche nel francese, potrei davvero passare per madrelingua. Eppure, ho questi blocchi. Ora, il problema si sta facendo piuttosto grave dal momento che mi è stato offerto un posto come insegnante di letteratura in una università francese. Si tratterebbe di un’occasione eccezionale per me, sia perchè sono disoccupata da tanto tempo sia per il mio percorso accademico. Sono tuttavia tentata di rinunciare proprio per questo problema, che evidentemente ha un peso nella mia vita e vorrei francamente riuscire a lasciarmelo alle spalle. Ma non so come fare. Sono stata in passato da uno psicologo della Asl che offriva un servizio pubblico gratuito, tanti anni fa, in maniera molto salutaria per qualche anno. Ed anche in Francia sono stata da una psicologa dell’università una decina di volte, ma non sono riuscita a risolvere. Non ho mai provato percorsi specifici o privati, per motivi economici; ma ora vorrei tentare, per quel che posso.
Mi chiedevo se lei avesse trattato casi di questo tipo con l’ipnosi e se, nella sua esperienza, occorrono di norma molte sedute. Chiaramente ogni situazione è particolare ed altamente specifica, ne sono perfettamente consapevole. Ma volevo, molto indicativamente, rendermi conto dell’entità di un’eventuale terapia in casi simili al mio, per capire se potrei permettermi o meno un percorso di questo tipo e se le tempistiche sarebbero o meno compatibili con l’inizio del mio lavoro.
Perdoni la lunga mail. Spero di non averle fatto perdere troppo tempo. Io intanto la ringrazio per l’attenzione e le auguro una buona giornata. Cordiali saluti a lei,