Gentile dott. Miscia, le scrivo per un problema che mi sta togliendo il sonno. Sono stata assunta da circa un anno, dopo essermi diplomata e aver fatto qualche esperienza nel settore, in una grossa azienda toscana. A dire il vero mi sentivo molto intimidita , era la mia prima esperienza “vera”, comunque, all’inizio, mi hanno dato tutti una mano e mi sono inserita abbastanza bene. Il problema è insorto dopo un po’ , quando ho avuto contatto diretto con il direttore del personale. Era già successo una volta appena assunta,lo avevo conosciuto, ero stata abbastanza tesa ma poi tutto era andato bene. Quella seconda volta mi aveva chiamato per delle comunicazioni che aveva da farmi . Ha cominciato a dirmi che era molto soddisfatto di me, che aveva avuto la possibilità di apprezzarmi e tante altre belle cose che ora non ricordo più; io ad un certo punto, mentre lui parlava, non ho capito più niente,devo essere avvampata, ero come in trance e quando mi ha fatto una domanda ho balbettato delle frasi smozzicate. Deve essersene accorto perché mi ha congedato subito dopo, sempre però gentile e affabile. Ora io sono terrorizzata dal fatto che ricapiti di nuovo cioè che mi richiami, non sono sicura di controllarmi, ho paura di rifare una figuraccia.Non capisco bene perché mi sia successo. E’ un bell’uomo indubbiamente,di mezza età, affascinante, sembra molto sicuro di sé e ti fissa con quegli occhi che te li senti dentro.Io di bei ragazzi ne ho avuti, ma non mi hanno mai fatto quell’effetto paralizzante. Non mi sembra di avere grandi problemi nella vita, forse sono stata un pò allevata nella bambagia, tipo attenta a questo o a quello. Mi hanno parlato di eritrofobia. Non voglio prendere farmaci, voglio solo imparare a mantenere il controllo davanti a lui,ma non solo. mi può dare una mano? Cordiali saluti S.P.