Buonasera. Le racconto un episodio che in pratica mi ha rovinato gli ultimi,quasi, due mesi di vita. In data 24 aprile 2019 durante alcuni passaggi a palla con mio figlio di 6 anni, per una parata mi lancio e impatto con il polso e la testa contro al palo della porta. Dal giorno 28 aprile 2019 comincio ad accusa sempre più sintomi fastidiosi quali continui giramenti di testa, stato confusionale un po’ di depressione è una labirintite che quasi non mi consentiva di tenermi in piedi. In data 1 maggio a seguito di un ulteriore aggravamento dei sintomi, mia moglie chiama il medico ed a seguito del suo intervento sono stato accompagnato al pronto soccorso di potenza. Qui mi portano nel reparto di psichiatria in quanto credo lo stato esteriore complessivo, disorientamento, mal di testa acuto , giramenti continui di testa , nausea ecc. determinano i sanitari del PS in tal senso. Qui mi viene prontamente, non so come diagnosticato, un disturbo bipolare di tipo 1 senza alcun colloquio stante il mio stato quasi di semi coscienza in cui versavo. Solo dopo 3 giorni ovvero il 4 maggio mi portano a fare una risonanza da cui emerge una emorragia celebrale chiusa con versamento aracnoideo oltre alla frattura del radio di tipo composto. Preciso che oggi ho 53 anni e nella mia vita non ho mai sofferto di depressioni anche solo episodiche, di episodi maniacali di qualsiasi tipo riconducibili al quadro diagnostico del disturbo bipolare. Mi hanno prescritto il litio e dopo una massiccia cura a base di cortisonici per far rientrare l’ematoma endocranico sono stato dimesso in data 13 Maggio 2019. Vicenda Kafkiana,ma rispondente al vero. Adesso cerco un valido psichiatra al fine di ottenere una diagnosi con facentesi al mio reale stato di salute. Cosa mi consiglia?
Salve, vicenda veramente singolare la sua. Secondo me si tratta di un problema clinico di tipo neurologico, dovuto all’incidente di gioco, conseguente al versamento emorragico cerebrale aracnoideo, e non vedo, data la inesistenza di qualunque problema di natura psichica nella sua anamnesi, un problema mentale, bipolare o meno, se non, eventualmente, reattivo e riconducibile ad un disturbo post- traumatico. Se la prescrizione cortisonica durante il ricovero sembra stata mirata a farle riassorbire il versamento aracnoideo, la somministrazione di litio va nella direzione della diagnosticata bipolarità. Sarebbe necessario un riscontro diagnostico(TAC , RMN cerebrali) per evidenziare come tutto, dal punto di vista neurologico, sia tornato in ordine, e sarà poi lo psichiatra ad esprimere il proprio parere a riguardo. La saluto cordialmente.