Buona sera Dott. Miscia, sono un ragazzo di 30 anni e da circa due anni frequento (e ne sono innamorato) una ragazza di 27 anni affetta da disturbo bipolare. Conosco questa ragazza da circa 10 anni, anche se diciamo non la trattavo, ed ha iniziato ad accusare sintomi depressivi intorno ai 21 22 anni, fino ad arrivare a momenti di vera e propria mania man mano che passavano gli anni alternati a periodi diciamo di benessere. Ha creato problemi a molta gente nel corso di questi anni, soprattutto ai propri genitori che poveretti sono veramente sfiniti. Premesso questo e tornando alla mia relazione con lei (se così la si vuol chiamare perché è molto difficile per me stabilire questo), posso affermare di aver assistito a momenti dove sembrava veramente “posseduta”, dove senza motivo logico diventava un demone con una forza fisica veramente impressionante. Ho assistito a modi di pensare veramente assurdi e fuori da ogni logica, la vedevo a volte parlare da sola, rifugiarsi in angoli oscuri mentre intorno a lei era una festa, litigare con il mondo intero e alzare le mani a tutti compreso i i genitori. Ho lottato contro un demone a volte ed ero solo con lei, lottato nel vero senso della parola, dove dovevo difendermi da una violenza fisica più di una volta (ma non le ho mai alzato una dito, la tenevo solo stretta per farla stancare in attesa che la sua punta di crisi assurda le passate), parole esageratamente crudeli le uscivano dalla bocca; insomma non nego di aver subito anche io un forte stress emotivo per questa esperienza molto molto toccante. Circa un mese fa sempre per motivi blandi e insignificanti, dovuti ad una gelosia fuori logica (una amica mi passa un birra – gesto molto semplice) è successo un’ altro episodio fuori dal mondo dove ha esageratamente distrutto ogni canone di pensiero sia con me che con gli amici, mandando tutto e tutti a quel paese con cattiveria assurda e reazioni distruttive. Per stare “bene” con me dovevamo essere solo noi due e isolarci dal mondo, cosa che per quanto mi riguarda non è possibile; comunque stà di fatto che per questo’ ultimo episodio estremo avevo deciso di non frequentarla più, oramai le sue crisi di nervosismo erano all’ ordine del giorno. Circa tre giorni dopo, in preda ad un’ altra crisi, è stata ricoverata in regime T.S.O. per tre settimane; sono stato molto male per lei anche perché sentendola telefonicamente mi ero accorto che era completamente sedata e senza identità. A tutt’ora è in cura con farmaci Olanzapina e Tavor e non so se prende altro, e sicuramente sembra rinata..lo noto sia dal modo di ragionare del tutto normale ora, ma lo si legge negli occhi che non sono più “spenti e assenti” come prima. E una cosa molto importante è che comunque sembra aver preso coscienza del suo malessere e di voler continuare le terapie, mi dice che si sente meglio e che con me non ci saranno mai più quelle brutte esperienze, mi dice che con me vive meglio, se non ci sono le viene da piangere, sà di quante cose ho fatto per lei Io purtroppo non le credo assolutamente, nel senso che se ci saranno delle recidive di certo non sarà più lei a parlare ma il “Demone”). Secondo Lei dott. Miscia, dopo questa mia breve sintesi, considerando il fatto che amo questa persona, le chiedo..!…potrebbe mai guarire ..?…Si potrebbe mai essere felici con un problema del genere..?…E’ una malattia cronica per quello che ho letto sul Web…!…Ci saranno quasi sicuramente altri episodi anche se segue una cura, di questo ne sono quasi certo. Sò che è inefficiente fare questa domanda, ma secondo lei sarebbe meglio lasciar perder tutto..? Grazie in anticipo per un sua consulenza e complimenti per la disponibilità che mette a disposizione di problemi della gente comune