Gentile Dottor Miscia,

sono una ragazza di 24 anni e vorrei esporle il mio problema. Premetto che circa 3 anni fa sono stata in cura da una dottoressa per superare i miei continui attacchi d’ansia. Dopo circa un anno di terapia sono riuscita a superare, anche se mai completamente, questo mio problema. Dopo la fine della terapia sono partita per motivi di studio, ho cambiato città, abitudini e tutto questo non ha fatto che bene alla mia salute psicologica. Purtroppo però, dopo non molto tempo mi sono accorta di avere continue ossessioni e che riguardavano l’ordine. Credevo di essere semplicemente una persona perfezionista, ma la situazione è cresciuta fino ad aggravarsi. Sono ossessionata dall’ordine, non tanto dal fatto che tutto debba essere necessariamente pulito, ma deve essere ordinato secondo dei miei criteri mentali. Per farle un esempio, quando preparo la lavastoviglie, posiziono le stoviglie e tutto deve essere perfetto! E’ probabile che resti a fissare le stoviglie anche per diversi minuti e a ripetere mentalmente l’ordine in cui sono disposte e dicendo a me stessa il perché queste sono posizionate in questo modo e non in un altro, come le ho lavate, ecc… E così è per tutti i movimenti che faccio, non restano mai fini a se stessi ma devo controllarli e ripensarli, 5, 6, 7 volte finché il mio inconscio non stabilisce la perfezione. E’ come se mi dessi una spiegazione di tutto quello che faccio e del perché lo faccio. Se mi viene in mente un’altra ossessione, la inserisco nella mia “lista” e le ripeto in ordine di successione. Se vengo distratta da qualsiasi altro pensiero, stringo le mani alla bocca come se volessi raccogliermi in una sorta di concentrazione. Se mi interrompo per qualsiasi altro motivo, ricomincio tutto da capo. Nel momento in cui non mi è possibile compiere questi miei rituali, se sono ad esempio in presenza di altre persone, provo una sensazione di stress, pesantezza mentale e i battiti del cuore accelerano. Cerco di tenere a mente la situazione e al primo momento di tranquillità eseguo il mio rituale. Molto spesso un’azione compiuta la mattina mi ritrovo a ripensarla la sera. Se le cose da ricordare solo troppe vado in tilt e mi viene quasi da piangere. Ho avuto una fase anche più acuta, nel quale mi segnavo tutto ciò che avevo da fare e da ripensare, anche se la cosa non la ricordavo, segnavo tante x su un foglio per poi espellerle col mio solito rituale con le mani. Non so come, ma questa fase è passata. Mi sono resa conto che tutto questo non è normale e soprattutto non è necessario, ho fatto ricerca e ho trovato molti articoli sul disturbo ossessivo-compulsivo e in alcuni sintomi mi ci sono ritrovata. Lei crede che possa trattarsi di ciò? Ho provato ad ignorare tutto questo, ma vivo sempre come se mi mancasse qualcosa e alla fine cedo. Mi vergogno di questi miei pensieri, mi vergogno a dirlo alla mia famiglia perché ho paura che non mi prendano sul serio. L’unica persona con cui ho avuto il coraggio di parlare è il mio compagno, ma lui sembra non capirmi e mi ha detto che sono semplicemente maniaca della perfezione e che secondo lui non ho nulla che non va. Ma io vivo male la mia quotidianità, non riesco a godermi nulla, una qualsiasi situazione improvvisa mi inquieta…anche il semplice chiudere la cerniera di una borsa mi provoca ossessione che necessita di essere spiegata dalla mia mente.
Spero di essermi spiegata il più chiaramente possibile.

La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
A.