Salve dottore, sono sempre E.. Non vorrei spaventarla, so che questi tipi di disturbi portano le persone ad essere un po’ pedanti e a richiedere conferme in grossa quantità, ma le assicuro che non è il mio caso, mi permetto di scriverle una seconda volta per un’altra domanda e poi trarrò le mie conclusioni circa la possibilità di fare una visita da uno psichiatra.Questi miei pensieri non solo sono cangianti, ma addirittura sconfinano in diversi sottotipi di quelle che sono le classiche categorie del disturbo ossessivo compulsivo. Solitamente si tratta di: ricordi brutti del passato, offese, umiliazioni, che riesco a scacciare facilmente con una brevissima attività compulsiva (ammetto che l’attività compulsiva è un po’ più marcata di quella ossessiva). Capita diverse volte in un giorno ma senza troppo coinvolgimento, anzi ci convivo piuttosto bene. Questa era la mia condizione base.Paura di fissarmi su numeri e parole e di non riuscire a toglierli dalla testa. Rara, in passato un po’ più frequente, però questa non mi appartiene di partenza, mi è iniziata a venire da qualche anno, da quando ho sviluppato una certa apprensione circa la possibilità di soffrire di un disturbo ossessivo compulsivo. Premesso che questa paura mi è nata per colpa di terzi, un analista mi diagnosticò un doc per un sintomo che mi era durato un paio di minuti e prima che mi rendessi conto dell’assurdità della cosa ormai mi ero suggestionato.paura di avere un disturbo ossessivo compulsivo: scatenatasi durante l’episodio di cui sopra. paura di essere costretto a dover fare caso al mio respiro, paura di dover controllare il battito delle mie ciglia. Abbastanza invasive dopo l’eveneto traumatico di cui sopra, con il tempo si sono “rimarginate”, nel senso che quando arrivano durano poche ore e sono abbastanza consapevole di questo, per cui non mi creano ansia o disagio.Nei momenti in cui ho il dubbio che possa soffrire di un disturbo ossessivo compulsivo queste tendono a riacutizzarsi per un paio di mesi, capita una volta ogni due o tre anni.Ruminazioni sui litigi. posso ruminare anche per un mese su di un litigio in cui mi sono sentito particolarmente debole o toccato . Continuo ad analizzare la discussione nella mia testa finchè non mi convinco di avere avuto ragione. Mi è accaduto solo due volte, una otto anni fà ed una pochi mesi fà e tutte e due le volte è capitato per una discussione su internet, mai per una reale.Queste quelle più presenti, ma sopratutto a ridosso di quel problema con l’analista credo di essermele girate un po’ tutte per suggestione.Per il resto non ho quelli che vengono considerati i tratti tipici dell’ossessivo: non ho rigidità morale, non ho un elevato senso di responsabilità, tutt’altro, non sono ordinato, se una persona mi rassicura per bene ed è convincente non ho bisogno di ulteriori rassicurazioni e mi passa subito tutto. Insomma dottore, io prima di quella visita dall’analista stavo discretamente bene e mi sono pentito di essere andato da quella persona, ma ormai la frittata è fatta. Cosa mi consiglia, ci si può autosuggestionare al punto da ammalarsi sul serio oppure posso tranquillizzarmi una volta per tutte su questa mia paura che mi si scateni un disturbo ossessivo compulsivo grave? Secondo lei è il caso che vada dallo psichiatra? La ringrazio nuovamente per l’attenzione e per la pazienza