Salve dottor Miscia…sto passando un periodo orribile e ho veramente bisogno di un conforto nell’immediato…ho 24 anni,sono uno studente e da quasi 3 anni sono impelagato in una orribile palude di ansia fatta di depersonalizzazione,derealizzazione e pensieri strani,irrazionali,aggressivi…tutto è scaturito da un violento attacco di panico,credo sia quella la causa,perchè proprio da li è cambiato tutto nella mia vita..in questi 3 anni,ne ho passate di tutti i colori…sensazioni orrende di estraniamento rispetto a me stesso e alla mia vita,come se vivessi la vita di un altro,come se non conoscessi me stesso e le persone a me care…ma soprattutto ho sviluppato milioni di dubbi,di incertezze,di paure che prima mi avrebbero fatto ridere…paura di essere omosessuale,paura della depressione,paura di non amare la mia ragazza,paura di odiare i miei genitori,paura di fare del male a me stesso e agli altri..Ora però,in questi 3 anni riuscivo sempre a ritrovare un pò di pace,nel senso che arrivava un giorno in cui l’ansia decideva di abbandonarmi e io vivevo giorni di relativa calma e tranquillità…Ma ecco che questa volta sembra diversa…quest’anno è stato molto duro,ho sostenuto numerosi esami universitari,ma l’ultimo mi ha davvero demolito(non per difficoltà,ma perchè sono arrivato a questo esame davvero stressato)…non so neanche io come ho fatto a superarlo,sta di fatto che lo stress d’esame mi ha soverchiato…i sintomi erano assurdi,insostenibili,piangevo spesso come un bambino,mi sembrava di vivere un incubo dove avevo paura di impazzire,di aver perso il lume della ragione,vivo forti sensazioni di distacco,di sdoppiamento addirittura(come se ci fossero due Io,uno della realtà esterna apparentemente tranquillo e l’altro interno in piena tempesta)…ero dominato da pensieri negativi,esistenziali assurdi che mi tormentavano anche quando ero in mezzo alla gente(di solito con gli amici riesco a tranquillizzarmi)e speravo con tutto me stesso che la situazione si sarebbe pacificata dopo l’esame…ma non è stato proprio cosi…non posso dire che a dieci giorni dopo l’esame mi sento allo stesso modo….magari manca quel carico di agitazione e stress che avevo in quei giorni…ma c’è di fatto che mi sento più strano del solito,più ingestibile del solito,come se più passasse il tempo più i sintomi divenissero virulenti…ho ancora sensazioni di intenso distacco,di sdoppiamento,come se non stessi vivendo realmente la mia vita…soprattutto quand sono da solo,mi chiedo se le faccio realmente io le cose,se sto agendo sul serio..mi sento come se non avessi il controllo su me stesso,come se la vita la stesse vivendo qualcun’altro,come se la mia mente fosse un oggetto a se stante e io non potessi gestirla,come se decidesse lei cosa fare e quando smettere di tormentarmi,e questo mi spaventa enormemente e spero sia solo una mia paura,una fissazione…ma ciò che mi condiziona maggiormente è la paura dei miei pensieri..vivo costantemente con la paura di ciò che mi passa per la testa,partendo dalla paura di far male alla mia ragazza a paure assurde come quella di non voler bene ai miei genitori che mi ha tormentato per mesi,oppure quei maledetti pensieri esistenziali che non riesco a tamponare(e se ora decidessi di dare di matto,e se fossi diverso da quello che credo di essere,e se fosse tutto falso quello a cui credi,e se gli esami non li avessi fatti tu,non puo essere che tu prendi quei voti,e se decidessi di non controllarmi piu e ammazzassi qualcuno)…chiedo continuamente rassicurazioni,anche su internet nei vari gruppi sull’ansia,per cercare di tranquillizzarmi un po..ma mi sento quasi un drogato in questi periodi,nel senso che le rassicurazioni non sono mai sufficienti…mi scusi per la grammatica dottore,ma ho scritto di impulso questa lettera…a breve dovrei iniziare una psicoterapia,ma volevo qualche consiglio e qualche parola di conforto per tranquillizzarmi nel breve periodo…la ringrazio anticipatamente…