Sono madre dui due figli,18 anni il primo, 16 il secondo Il primo non mi ha mai dato problemi anche a scuola, va regolarmente in palestra, e frequenta gruppi di amici con cui esce regolarmente la sera,l´altro oltre ad avere un rendimento scadente a scuola se ne sta ore ed ore su internet,niente attività fisica, frequenta poco i coetanei e, quando siamo a tavola dice poco e quel poco che esce dalla sua bocca sono rimproveri nei nostri confronti o recriminazioni. Sono davvero preoccupata, come è possibile che siano così diversi dal momento che hanno avuto la stessa educazione? Mi può consigliare qualcosa per lui?
Volevo innanzitutto rilevare che gli stessi genitori non forniscono mai lo stesso parametro educativo perchè i figli nascono in momenti diversi,e inoltre i figli devono confrontarsi con parametri relazionali interpersonali tra di loro che possono influenzare profondamente il loro carattere. Per venire al tema specifico riguardante la problematica del secondogenito volevo ricordare che Il termine Internet Addiction Disorder (I.A.D.), disturbo di dipendenza da Internet si deve allo psichiatra americano Ivan Goldberg. Il fatto che l’idea viene percepita dal soggetto come un pensiero fastidioso e assillante la fa rientrare nel registro ossessivo-impulsivo, ma ha in comune con le perversioni il fatto che viene percepita anche come un piacere. La sindrome va rubricata nel paragrafo delle ossessioni per la fissità ideativa, ma va catalogata sia come disturbo impulsivo (piuttosto che compulsivo,perché in esso è assente l’angoscia della compulsione) sia come disturbo da dipendenza , cioè una bramosia patologica senza droghe.In comune con l’assunzione di sostanze psicoattive,infatti sono presenti sintomi di “tolleranza”,(per cui si è costretti ad aumentare le dosi di una sostanza per ottenere lo stesso effetto), sintomi di “astinenza”,(con comparsa di disagi specifici in seguito alla riduzione o sospensione di una particolare sostanza) ,il “craving” che porta a un fortissimo e irresistibile desiderio di assumere una sostanza e infine sintomi di “perdita di controllo” manifestati attraverso incapacità di smettere di giocare. L’ uso eccessivo di Internet,serve a soddisfare sul piano virtuale quello che il soggetto non riesce a ottenere sul piano della realtà, fino al punto di percepire il mondo reale come un semplice ostacolo o impedimento all´esercizio della propria onnipotenza che sperimenta con immenso piacere nel mondo virtuale. Nelle chat, dove uno è libero di attivare il proprio mondo fantasmatico spesso il soggetto dichiara un´identità sessuale diversa da quella reale, così come caratteristiche fisiche, età, occupazione, stato civile. In tal modo chi chatta ha la possibilità di realizzare in modo virtuale il proprio ideale dell´io.Ovviamente il mondo reale risulterà impoverito e infatti in questi casi si può avere grave perdita delle relazioni interpersonali. La terapia sarà tanto più praticabile quanto più il disordine è ego distonico cioè maggiore è la matrice ossessivo-compulsiva e minore la componente perversa.Sperando in una buona disponibilità del soggetto, si può agire tramite l’ipnosi e la psicoanalisi. L´ipnosi innescando la trance attraverso la concentrazione profonda e permettendo la graticazione fusionale tra l´io e l´io ideale, gli consente di rivivere l´onnipotenza narcisistica originaria bonificandola ;può agire da recupero e disseppellimento del passato e permettergli il contatto con la parte rimossa della sua psiche, operando un disseppellimento archeologico che può essere proficuo. Molto utile può essere un lavoro psicoanalitico che è in grado di agire, attraverso il transfert, che si spera solido e positivo, sulla bonifica delle fantasie che abitano la mente, nel senso di modificarle durevolmente e favorevolmente.