Buonasera. Mi trovo in una brutta situazione. Ho iniziato una terapia che mi ha portato in due anni molto in alto. Troppo. Arrivata lì, in assenza di ossigeno, in preda alle allucinazioni che mi hanno portato alla follia, sono stata lasciata sola. Il mio terapeuta se ne é andato portando con sé tutti gli indumenti termici che mi ero portata per l”ascesa e quella meravigliosa e calda coperta bianca che avevo confezionato con lui. E’ piu’ di un anno che mi trovo lì, non sono morta ma mi sento uccisa. Per di piu’ una spedizione scientifica mi ha trovato, studiato e archiviato: narcisista manipolatore. E io confermo.
Nulla di me è vero, tutto quello che ho, l’ho costruito con l’inganno.
E ora che mi trovo qui, l’unica cosa che sento è il male che ho dentro.
Per il narcisista manipolatore esiste un paradiso in terra o solo l’antidoto?
Salve no, il paradiso in terra non esiste, né per il narcisista manipolatore né per chiunque altro. A parte la nosografia della sua psiche, quello che è importante per lei è riprendere la terapia psicoanalitica e dare spessore e intensità alla sua conoscenza del profondo e alla elaborazione psichica conseguente. Con la evoluzione si accorgerà come la diagnosi che le è stata fatta attenuerà progressivamente consistenza e si scioglierà infine come neve al sole. Parole come” male” ed “inganno” perderanno significato e come l’araba fenice lei risorgerà finalmente e definitivamente dalle sue ceneri. La saluto cordialmente.