Salve, velocemente le spiego. A Novembre conobbi un mio coetaneo 40enne mai sposato (come me), professionista e con il quale c’è stata subito sintonia. Dopo qualche giorno mi ha chiesto se avessi fantasie trasgressive che io definii perversioni e questa mia chiave di lettura lo fece infuriare. Dopo una discussione pensavo, illudendomi, che potesse rinunciare a queste fantasie: oltre pretendere sempre tacchi, autoreggenti, a volte foto nude, le sue richieste erano sesso con altre persone, anche sesso orale con donne.Io solo al pensiero ne sono nauseata e mi sento violentata psicologicamente, questa mia opposizione ha fatto si che tante volte mi allontanasse accusandomi follemente di cose nulle.Lui come ha potuto dirmi “se avessi le fantasie pure tu, ti sposerei domani e faremmo un figlio”???Al mio dire “mi fai stare male a voler essere convinta” e poi a trovarlo su una chatt e sentirmi dire “sto cercando una relazione come dico io, con una donna che sia la mia schiava e abbia mentalità aperta”, mi ha distrutta.Se gli piaccio tanto, come può non rinunciare a queste fantasie? non sono allora fantasie ma qualcosa di più grave e profonddo?! e poi chiudere la frequentazione bruscamente solo perchè gli ho chiesto di dirmi chiaramente se voleva una storia seria con me!Quando lo accusi, reagisce e sembra uno psicopatico.Quale può essere la causa e cosa si può fare??Grazie