Egregio dottore, ho conosciuto un 53enne brillante e di successo, ben inserito nella vita sociale, mai stato sposato. Finora ci siamo visti due volte perché abitiamo in due città diverse. Il punto è che lui ha cominciato a farmi richieste assurde come accompagnarlo in un club privé dove vorrebbe vedermi mentre faccio sesso con più uomini, impegnata in pratiche di sesso orale, anale, vaginale. Sono rimasta scioccata e, approfittando del fatto che abitiamo lontano e che non ci saremmo rivisti a breve, ho assecondato le sue fantasie. Ha finito per raccontarmi storie assurde di orge, penetrazioni con animali(La sua ex, mi ha raccontato, si faceva penetrare dal suo cane). E ha avuto il coraggio di fare anche a me questa proposta rivoltante.Io l’ho preso in giro, credendo che scherzasse. Ora il mio dubbio è questo: saranno solo fantasie? e se invece fosse tutto vero, devo pensare che sia malato?E se lo fosse, cosa devo fare? Rinunciare a rivederlo o piuttosto potrei tentare di aiutarlo d uscire da quella che secondo me è una dipendenza da sesso estremo?
Salve signora, il fatto di lasciarlo o tentare di aiutarlo è una decisione che può competere solo a lei, ma tenga presente che queste forme di dipendenza dal sesso estremo, anche se sono solo il prodotto di fantasie, non tendono a regredire, anzi, vanno in direzione contraria.Considerando questo,dal suo inconscio, come le dicevo scaturirà la scelta di condividere o meno con lui certe esperienze, mentali o reali senza illudersi di poterlo far uscire da questa dipendenza a meno che il soggetto entri in crisi per qualche motivo e allora solo la sofferenza, dandogli la possibilità di chiedere aiuto potrà creare le premesse di un processo evolutivo. Un cordiale saluto.