Caro dottor Miscia sono un professionista affermato ormai alla soglia dei sessanta e mia moglie con la quale ho due figli sui venti anni mi ha comunicato, in un giorno di Agosto in cui ero rimasto solo in città, al ritorno da un breve periodo di ferie, l’intenzione di separarsi da me perché aveva incontrato “una persona di cui si era innamorata,” una cosa grande” mi ha detto .Mi sono sentito crollare il mondo addosso . Negli ultimi tre anni lei non stava molto bene e assumeva antidepressivi. I nostri rapporti erano ormai inesistenti e anche io mi ero staccato emotivamente da lei anche se evidentemente la sua presenza accanto a me era terribilmente importante, mi dava una forma di sicurezza a cui non volevo certo rinunciare. Io avevo qualche storiella qua e là ma nulla di decisivo perché il vero amore restava lei, la madre dei miei figli. Ora sento un vuoto pauroso certo ho i figli che mi vogliono bene una attività professionale molto soddisfacente e amicizie numerose sia maschili che femminili. Ma la sensazione di perdita non passa. Spero solo che il tempo lenisca i miei affanni e credo che sia decisivo il fatto che questo distacco si sia verificato in un momento della vita che mi trova a corto di vitalità perché sono capitati eventi analoghi in passato ma io ho sempre reagito con spirito battagliero. D’altra parte non capisco bene perché le relazioni con altre donne non mi diano quello sprint che mi aspetterei. Vorrei capire qualcosa di più . La saluto cordialmente.