Le scrivo, caro dottore, perchè, arrivato alla mezza età, mi sono reso conto che la euforia sessuale dei bei tempi se ne era andata,non bruscamente, ma piano piano.Mia moglie, soprattutto dopo la nascita dei figli, è cambiata progressivamente, li ha cresciuti bene, per carità, ma da tempo penso che non mi desideri più e forse anche io non ho fatto molto per avvicinarla,anche perchè non sentivo più desiderio nei suoi confronti.Dietro consigli dei soliti amici, ho provato ad assumere gli stimolanti sessuali di cui tanto si parla e onestamente il rapporto ne ha tratto sicuramente beneficio dal punto di vista delle prestazioni, mi ha dato molta sicurezza; io però sono diventato come meccanico nel far l’amore come se la mia mente fosse da una parte e il mio organo sessuale dall’altra. E poi c’è un altro problema: ora ,senza la pillola, non riesco più ad eccitarmi e quando è capitato che mia moglie prendesse una iniziativa non programmata , mi sono tirato indietro perchè sentivo che senza il farmaco non ce l´avrei fatta: perché si parla tanto di queste pillole miracolose e non si dice che danno una schiavitù perenne? Saluti. E.F.
Dalla seconda metà degli anni ’90, a oggi, sono stati lanciati sul mercato tre tipi di farmaci capaci di favorire l’erezione riconoscibili dal colore della pillola, la prima azzurra,sildenafil(nome commerciale Viagra),la seconda gialla,tadalafil(nome commerciale Cialis),e la più recente, nata a metà del 2003,vardenafil,arancione(nome commerciale Levitra), e, ultima l’avanafil (nome commerciale Spedra). Tre colori per distinguere tre principi attivi diversi che però agiscono nello stesso modo .Le illustro brevemente il meccanismo di azione: L’ ossido nitrico, la cui presenza è essenziale per il meccanismo erettivo ,viene liberato, in seguito a stimoli eccitatori, dalle terminazioni nervose che raggiungono i corpi cavernosi presenti nella struttura del pene. Attraverso una catena di reazioni innescate dall’ossido nitrico si verifica il rilassamento della muscolatura liscia del corpo cavernoso e quindi l’attivazione dei processi di vasodilatazione che portano all’erezione del pene. In condizioni fisiologiche, un enzima chiamato fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5), agisce degradando una molecola presente nella catena del processo erettile. I tre principi attivi inibiscono per l’appunto l’attività di questo enzima e permettono che l’erezione venga mantenuta più a lungo. Proprio per come è stato progettato il farmaco, è indispensabile che, affinché l’erezione avvenga, ci sia una stimolazione sessualmente eccitatoria, anche perché sarebbe poco opportuno che la sostanza facesse tutto da sola, senza il controllo di chi lo assume. Quindi questi principi attivi non sono afrodisiaci cioè non agiscono sul desiderio ed ecco perché lei si esprime con quel “far l’amore in modo meccanico”, che fa cenno al supporto erettivo senza la componente libidico-pulsionale a livello centrale.L’uso di queste prodotti oggi è molto esteso, vi è un vero e proprio abuso, soprattutto nei giovani, che li adoperano o per insicurezza psicologica, soprattutto “la prima volta”, o per far fronte alla vasocostrizione arteriosa,quindi anche a livello genitale,con conseguente impotenza, data dall’uso di exctasy e cocaina. Il problema fondamentale relativo all’abuso, più che all’uso, è quello di non riuscire a fare più all’amore senza l’uso del farmaco. Questo le spiega perchè è stata rubricata anche tra le tossicodipendenze, anche se non sono farmaci assolutamente tossici(devono prestare attenzione solo i cardiopatici che usano nitroderivati).E’ necessaria allora la sospensione dello stesso e una riabilitazione della funzione sessuale. In questi casi può essere uno strumento prezioso, dato che il sintomo ha una espressione somatica, un trattamento ipnotico adeguato alle caratteristiche del soggetto.