Caro dottore le scrivo perchè sto cominciando a soffrire di certe parti del mio carattere che mi stanno creando non pochi problemi.Io, ho 30 anni, laureato da poco, vivo un tormento quotidiano sono ossessionato da tanti cavilli, ho mille paure di fare le cose e di prendere iniziative per dover soffrire di chissà quali conseguenze .Ho timore di nuocere alle persone, ma una ansia eccessiva, che mi blocca. Sto una buona parte della giornata ad arrovellarmi con i soliti pensieri che mi sottraggono una buona fetta di energia.D´altra parte ci sono aspetti della mia vita che sono all´opposto.Dormo di giorno e sto sveglio di notte e la mia casa è di un disordine unico, perdo continuamente le cose e anche il rapporto con le persone mi sembra caotico disordinato, non riesco a coltivare amicizie stabili e anche con il sesso femminile non ho mai avuto relazioni soddisfacenti, o sento la mancanza quando sono troppo distanti oppure il soffocamento se si avvicinano troppo, Non so se le ho fatto un quadro attendibile mi sento nel caos,lei si è fatta un´idea?
Dalla sua lettera sembra di poter comprendere una situazione dinamica di fondo abbastanza particolare con una situazione caratteriale a base ossessivo compulsiva con importanti elementi di personalità anancastica che si esplicitano in inibizioni, dubbiosità, scrupoli e che sono un “buco nero”pulsionale in quanto capaci di intrappolare una quota libidico- energetica importante.D´altra parte notiamo come lei abbia anche sviluppato una “formazione reattiva” nei confronti della coazione la quale viene declinata in quella parte che rappresenta il suo caos esistenziale,in cui il disordine nei confronti delle cose e degli affetti sembra diretta a negare le sue paure concernenti l´ordine.Può notare come, per lei, sia complesso arrivare a coltivare dentro di sè la distanza adeguata nei confronti degli oggetti, che sono o troppo vicini acquisendo valenze intrusive e di impossessamento o troppo lontani dandole la sensazione di vuoto e di abbandono, con espressività dinamica pienamente narcisistica. Questa è l´idea che mi sono fatto e credo che in lei ci sia anche la giusta pretesa di uscire dalle sacche di ambivalenza di cui è impregnata la sua psiche. Nel caso che si proponesse in lei tale bisogno, la invito a scrivermi di nuovo per mettere a punto una strategia terapeutica di tipo psicoanalitico, ipnotico o ipnoanalitico.