Salve dottor Miscia.per caso mi sono trovata sul suo blog.Proprio stamattina sono stata da uno psichiatra per parlargli di mio figlio.In seguito a quanto io gli ho raccontato,pensa sia un disturbo della personalità Non ha potuto essere più preciso perché non lo conosce.Lui non vuole e non ha mai voluto intraprendere un discorso psicoterapeutico.La situazione negli anni non è cambiata,nonostante in passato abbia più volte accettato di accompagnarci,mio marito ed io,ma passivamente.La sua storia è quella di un ragazzo adottato all’età di10 anni.Insuccessi scolastici,nonostante sia stato molto seguito,e motivato,palestre,cori,musica,associazioni religiose e laiche,wwf,legambiente,incapacità a stabilire contatti duraturi con coetanei,frequentazioni di ragazzi molto più giovani di lui,attaccamento maniacale a tutti i mezzi di comunicazione mediatica,irascibilita’,incapacita’a ragionare e a riconoscere i propri problemi, ecc……ho dimenticato qualcosa?Penso che lei non abbia bisogno di altro,per capire il soggetto.Ora ha 30 anni, è riuscito a conseguire un diploma come tecnico delle attività alberghiere,ma non riesce da solo a cercarsi un lavoro e quando talvolta per pura fortuna, glielo abbiamo trovato,è durato solo qualche mese. Da poco ho perso mio marito,e quindi mi sento sola a dover affrontare questo problema,al quale non vedo soluzione.Mi diceva il suo collega,stamattina,che niente si può fare se lui non lo richieda.E allora?Lei è dello stesso parere?come fare per fargli capire che ha bisogno di essere aiutato?possibile che non c’è un modo?In cosa dovrei sperare per uscire da questo vicolo cieco che a me personalmente sta dando tante preoccupazioni.Mi dia un consiglio se può.La ringrazio di vero cuore V.