Si definisce ipnosi istantanea la tecnica capace di creare uno stato di trance in modo immediato. Utilizza meccanismi comunicativi paraverbali e non verbali e si distingue dalla ipnosi conversazionale che è,invece,ottenibile in modo più rallentato, perché utilizza strumenti comunicativi meno arcaici cioè quelli linguistici.
Inizialmente la madre ed il bambino comunicano attraverso scambi corporei, vocalizzi, sguardi,pianto e sorrisi, modificazioni toniche e posturali che diventeranno sempre più complesse fino ad avere uno sbocco nella comunicazione verbale.
La comunicazione può essere
a) paraverbale o analogica vocale (tono, timbro,
volume, ritmo, velocità, accentuazione della voce).
b) non verbale o analogica corporea (postura,
atteggiamenti,sguardo, mimica faciale
colorito, umidità e temperatura della
pelle, pulsazioni cardiache, respirazione….).
c) verbale o digitale ( struttura della frase, vocaboli e
predicati, metafore…)
Nello specifico, la comunicazione verbale ha la funzione di esprimere i contenuti del messaggio, mentre la comunicazione non verbale e paraverbale veicolano le tonalità affettive della comunicazione.
“Non si può non comunicare”, afferma uno degli assiomi della comunicazione. Gli esseri umani, a differenza degli altri esseri viventi, hanno sviluppato la comunicazione verbale, con la sua caratteristica “denotativa”, di concretezza della realtà che però non è sufficiente a realizzare un rapporto relazionale completo.
La comunicazione non verbale e paraverbale hanno una caratteristica “connotativa” con la loro funzione di trasmettere sentimenti che vanno oltre la semplice denotazione della realtà. La comunicazione non verbale e paraverbale offrono una ricchezza straordinaria di segni sul piano emozionale e rappresentano il canale principale per esprimere e comunicare le sensazioni. La decodificazione di tali canali comunicativi è, nell’adulto, una via “regia” per l’accesso all’inconscio:infatti esse richiedono un grado di immediatezza espressiva che la comunicazione verbale non permette e sono molto più disvelative della profondità del nostro essere di quanto non sia la comunicazione verbale la quale, essendo filtrata dai meccanismi di difesa dell’io, tende ad essere una testimonianza meno attendibile dei nostri stati mentali profondi.