Cara signora, il terapeuta non ha fatto diagnosi dato che esiste una deontologia professionale che lo impedisce e dato che poi non sarebbe di nessuna utilità date le circostanze. Il fatto che suo marito tenda a sviluppare aggressività. può essere un segno evolutivo ed è possibile che , in tempi più o meno rapidi, il discorso possa, almeno parzialmente, rientrare. Sia fiduciosa e accolga con affetto le manifestazioni del suo consorte senza fare domande. evitando di entrare nell’ intimità del suo processo terapeutico. Un cordiale saluto. Antonio
Mia figlia è…
Gentile dottore, Nostra figlia (22 anni) ci sta preoccupando molto. Sregolata con il ciclo mestruale, già da tempo è periodicamente seguita da endocrinologo. Non vedendola comunque serena e potendola avere a casa solo saltuariamente in quanto studia fuori città, l’ho interrogata a proposito del suo stato umore e psicologico. Mi ha detto che ha una relazione con una ragazza compagna di studi e che fin da ragazzina si trovava meglio con i maschi che con le femmine, che non prova attrazione per i ragazzi. Quando era adolescente, cresciuta molto in fretta in statura, mi sono preoccupata di farla seguire in merito allo sviluppo ormonale, e per la sua ritrosia a comunicare e timidezza le avevo anche proposto di incontrare eventualmente uno psicologo che potesse aiutarla in quella fase, ma a suo tempo lei non accettò la proposta. Mi può aiutare a capire: siamo genitori normali, anzi siamo stati molto presenti con i figli. Ora siamo d’accordo di rivolgerci ad uno psicoterapeuta, in modo da indagare l’origine di ciò, anche perché il suo stato in generale è di essere timida, a volte scontrosa e ciò condiziona sicuramente la sua esistenza. Io e mio marito siamo distrutti, che tipo di terapia può essere più utile per ottenere qualche risultato? La saluto e la ringrazio anticipatamente se mi vorrà dare una parola di conforto o suggerire qualche consiglio