Gentile dott. Miscia, sono una ragazza di 25 anni e da 3 anni sto con un ragazzo parecchio strano ma che io amo tantissimo. Viviamo insieme da più di un anno e già prima di andare a convivere lui ha iniziato ad accusarmi di cose alquanto macabre dal mio punto di vista. Lui pensa che durante la notte io mi masturbo e dice che lo faccio in continuazione, quasi tutte le notti e che per lui è una mancanza di rispetto. Io mi rivolgo a lei perché ho letto nel suo blog un’esperienza molto simile alla mia raccontata, però, da chi ha il sospetto. Le posso garantire che non faccio niente di tutto quello che pensa il mio ragazzo. Inizialmente, i primi tempi che mi accusava, pensavo di fare certe cose durante il sonno più profondo e di non rendermene conto ma non è cosi perché non trovo nessun segna di una masturbazione. Sono arrivata al punto che non riesco a dormire più accanto a lui, ho paura solo a respirare per paura che lui pensi chissà cosa. È capitato che durante la notte mi chiede cosa sto facendo svegliandomi ma io ho le braccia sotto il cuscino. Cerco di rassicurarlo che non faccio niente del genere! Avrei tante altre occasioni per masturbarmi in sua assenza perché dovrei farlo proprio di notte accanto a lui. Come faccio a farglielo capire? Siamo arrivati ad un punto che ci alziamo anche le mani addosso per questo motivo e sta distruggendo il nostro rapporto!! Lui pensa che sono insoddisfatta di lui ma non è cosi e non lo è mai stato. Anzi, tante volte è lui che mi respinge e usa sempre la solita scusa da più di un anno. E poi trovo lui con la mano sopra le sue mutande! Gli ho chiesto più di ha volta di accertarsi veramente di quello che pensa ma gli basta solo sentire i “rumori”,”dondolii”. Non so più in che modo farglielo capire che si sbaglia. Io penso che a lui durante la notte gli prendono dei forti attacchi di tachicardia e crede che sia io a masturbarmi! Lei cosa ne pensa? Cordiali saluti
Salve, da quanto lei scrive sembra che il suo ragazzo esprima un desiderio inconscio relativo alla masturbazione della compagna che gli serve per eccitarsi costruendosi una fantasia di autoerotismo che forse ha la funzione inconscia di farlo sentire meno dipendente da lei e che ha forse anche lo scopo inconscio di degradarla, il che ci riporta ad un vissuto di lui conflittuale verso la figura materna di cui sarebbe importante chiarire la portata e le modalità, Di più non posso dirle senza una conoscenza diretta di lui. Un cordiale saluto. Antonio