Siamo sposati da 10 anni. Da 9 anni lui non lavora più e ci manteniamo con un mio lavoro autonomo, ben poco redditizio. Io sono tutta la sua vita, lui mi adora totalmente, ma altrettanto marcatamente spesso mi odia. Vira improvvisamente, dalla carezza tenera alle urla disumane, con offese impronunciabili, con una cattiveria inimmaginabile. I motivi sono i più banali, soprattutto per la sua permalosità eccessiva: si offende alla minima critica. Purtroppo la natura non l’ha dotato di attitudini manuali, per cui spesso fa disastri e questo lo butta in depressione profonda. Si sente uno schifo, il pozzo nero del mondo… ed io che sempre da sempre gli sto dietro per cercare di aiutarlo, di convincerlo che invece è una persona che vale. Passa il tempo prevalentemente giocando al computer, come un bambino…. Quando io gli dico che deve dare un senso alla sua vita, magari cercando un lavoretto, si ribella furiosamente. Dice che i suoi passatempi sono il suo rifugio per scappare dai problemi della vita ed io divento anche un suo problema perché cerco di impedirglieli. Un altro problema è legato al cibo: mangia in modo assurdo, ingollando quanto più può e facendomi fare delle figuracce incredibili in società. Abbiamo spesso perso amicizie e frequentazioni per questo suo abbuffarsi esagerato. Se provo ad impedirglielo… apriti cielo. Scenata assicurata, senza vergogna per chi sente,per la figuraccia con la gente, gli amici… niente. Gli avevo anche detto che prima o poi si sarebbe ammalato per quello che continuava a mangiare (anche se non ingrassa perché è magrissimo). Infatti quest’anno gli è venuta un’orticaria cronica ed un angioedema frequente alle labbra, dovuto sicuramente ad intossicazione alimentare. Ebbene, lui ha reagito furiosamente e del tutto illogicamente a questa situazione. A volte capisce che è per colpa del suo atteggiamento bulimico e si ripropone di limitarsi. Poi invece continua allo stesso modo e si rivolta contro di me, quasi dandomi la colpa per la sua orticaria e l’angioedema. Dice che la vita lo ha tradito, che i suoi unici rifugi (il cibo ed i suoi giochi al pc) gli vengono proibiti e quindi lui non sa come sopravvivere, perchè i problemi della vita sono troppi. Allora: è vero che abbiamo un bel po’ di problemi esterni e reali da affrontare… però bisognerebbe farlo in modo razionale, sostenendoci a vicenda, in modo insomma NORMALE. Invece per lui i problemi sono enormi montagne oscure da cui fuggire. E se qualche volta mi sfogo con lui per cose esterne (dove lui non può minimamente intravedere un senso di colpa… altrimenti guai), mi aspetto che almeno su questo campo neutro lui possa starmi vicino. Invece no: si fa prendere lo stesso dalla collera, anche se magari non diretta contro di me. La sua collera è sempre affiorante, in qualsiasi momento di minimo stress. Per esempio: una volta mi sono fatta male seriamente ad un braccio. Lui era lì ed avrebbe dovuto aiutarmi fattivamente: chiamare un ambulanza, portarmi al pronto soccorso… Invece no: si è arrabbiato ferocemente, urlando come un pazzo, bestemmiando a più non posso… e ce l’aveva con la circostanza che aveva portato al mio incidente. Se la prende con gli eventi, con le circostanze… con i “se non fosse successo che”… Insomma alla fine ho dovuto arrangiarmi da sola a chiamare aiuto medico per il mio braccio, ed ho dovuto pure pensare a calmarlo. Ma è possibile ???? Un’altra cosa assurda è la totale mancanza di vergogna e ritegno. Lui potrebbe scoppiare in una scenata ovunque, anche al ristorante, anche in casa di amici. E lo ha fatto spesso anche sul luogo del mio lavoro, facendomi perdere clienti ed occasioni. Io mi vergogno da morire… lui no. Mi vergogno coi vicini di casa, per tutte le cose che sentiranno quando urla il suo odio verso di me… Andare da uno psicoterapeuta? Non ce lo possiamo permettere, perché come può immaginare… di soldi ne girano ben pochi. Sono cose lunghe e costose, vero? Esiste uno psicoterapeuta in assistenza sanitaria, cioè con la mutua? Io gli voglio bene e vorrei aiutarlo… Cerco di capirlo, di dirgli che deve ripetere come un mantra che lui vale, che lui non deve sentirsi in colpa, che lui è una persona degna, ecc… Sono convinta che ripetendo spesso queste frasi potrebbe averne un beneficio. In fondo non si tratta di qualcosa di cui si possa convincere con il pensiero logico. Siamo su un livello emozionale… quindi occorre convincere la parte sua emotiva… convincerla che non deve sentirsi in colpa e che ha un grande valore come essere umano. Ma non è facile !!!! Lui continua a credere di essere uno schifo… Noi abitiamo in provincia di Monza… ci può suggerire qualcuno o qualcosa?La ringrazio dottore per tutto l’aiuto che dà alle persone in grande sofferenza. Cordialmente