Caro dottore, ho 59 anni e da 10 anni mi dibatto tra ansia, angoscia, ipocondria, etc. Ho perso mia madre a 13 anni e, dopo la morte di mia sorella, nel 2001, sono apparsi i sintomi di cui sopra. In particolare, ho sofferto di minzione ossessivo-compulsiva, e, da qualche tempo, sono vittima di un ulteriore sintomo terribile: dopo il rapporto sessuale con mia moglie, sono preda di una terribile angoscia fisico-psichica che, partendo dalla zona pelvica, mi invade la mente e il corpo, precipitandomi in un terrore incoercibile, trattenuto a stento con l’uso di 20 mg. di xanax. La mia storia clinica sarebbe un romanzo, tuttavia, al momento, mi limito a sottoporle il sintomo di cui sopra… In attesa di una sua cortese opinione, La saluto cordialmente.
Salve, innanzitutto voglio rassicurarla sul fatto che l’angoscia di cui parla è sufficientemente contenibile se può essere, anche se a stento, tenuta a bada con 20 mg di xanax. D’altra parte, non conoscendola, posso limitarmi a dire che le angosce di cui soffre dopo il rapporto con sua moglie sono presumibilmente angosce di morte di cui la nostra mente si nutre spesso e le quali compaiono sotto differenti aspetti e che vengono declinate in svariate forme ed espressività sintomatologiche . La invito a non trascurare la possibilità e l’opportunità di effettuare un percorso conoscitivo all’interno di sè, e di non limitarsi all’uso dei farmaci per tenere a bada i suoi sintomi, perchè l’approccio farmacologico è riduttivo , se usato isolatamente, in quanto l’essere umano ha soprattutto bisogno di essere ascoltato e di dar voce ai suoi pensieri. La saluto cordialmente sperando di esserle stato, anche parzialmente, di aiuto. Antonio