Caro dottore le scrivo per un problema molto comune ma che io sento profondo e fonte per me di angoscia notevole e cioè mi capita spesso di sentirmi solo quando sono in mezzo alle persone, ho l’impressione che i discorsi che vengono fatti mi sembrino vuoti e privi di significato e. d’altra parte sento che ciò che io dico sembra non interessare le persone. In altri termini sento parlare di realtà concreta, del politico di malaffare che combina intrallazzi o di altre di realtà che io giudico banali come lo sport o i risultati delle squadre di calcio. A me queste cose non interessano , io sono preso da situazioni psicologiche profonde come il significato dell’esistere, il senso della vita del perchè si fanno le cose, ma ho l’impressione che le persone non vogliono sentire questi discorsi e , a volte ho l’impressione di sentirmi come scansato e che ciò che io dico infastidisca la gente. Lei cosa ne pensa di tutto ciò, che sia io un emarginato oppure che siano gli altri a peccare di superficialità . La ringrazio se vorrà rispondermi.