Salve dottore le racconto in breve il mio problema dopo aver avuto la mia seconda bambina ho cominciato ad avere problemi di stomaco perché dietro c era tanto nervoso accumulato grazie a mia suocera che c è l avevo sempre tra i piedi non potevo stare tranquilla con la seconda bambina era periodo primaverile ho cominciato ad avere disturbi allo stomaco ho fatto un sacco di accertamenti ma non c era niente poi avuto episodi dei miei bimbi che ero sempre fuori e dentro dagli ospedali ero giovane e inesperta 20anni sono arrivata al momento che mia figlia si è ustionata con la candeggina e d li è scoppiata ansia attacchi di panico che pensavo infarto e infatti per un po’ ero fissata che c era qualcosa al cuore ho cominciato ad ascoltare ogni piccolo dolore del mio corpo è dentro di me pensavo al peggio non ho mai preso niente sono 9anni che va e viene questa cosa mi prendono le paure se sta male qualcuno la vivo male la sento sul mio corpo fino a che mi arriva l ansia perché penso e semi capita anche a me!!!e penso subito a l ospedale alle malattie anche quelle più strane .somatizzo molto allo stomaco attacchi panico non mi sono più venuti ma mi anno lasciato l ansia e le paure delle malattie ho un piccolo dolore penso al peggio dopo da sola cerco di calmarmi e dico tra me calmati che non succede niente e dopo mi passa questo pensiero .sono arrivata a oggi 40 anni i ragazzi una15e l altro 18e io vado avanti con le mie paranoie se non c è niente le cose me le creo e le ingrandisco fino ad agitarmi adesso ho intrarpreso una cura con xilofono e sembra che mi stia aiutando ma non riesco a capire perché dopo avere avuto i bambini sono cambiata sono diventata negativa ansiosa non mi manca niente e voglio ancora di più volevo chiederle secondo lei che tipo di ansia può essere la ringrazio infinitamente
Salve il suo è un disturbo da ansia generalizzato con crisi di panico e proiezioni somatiche a sfondo ipococondriaco. Il divenire madre è un momento psicologicamente importante, perchè riattiva i sentimenti e le ambivalenze vissute nei confronti della figura materna le cui dimensioni ed i cui contorni possono essere approfonditio solo con un lavoro psicoanalitico, percorso che è quello, appunto, che le suggerisco di intraprendere per risolvere strutturalmente e in modo definitivo la problematica che la affligge. La saluto cordialmente.