Salve dottore, ho 22 anni e da una anno a questa parte la mia vita è davvero cambiata. Sono sempre stata molto solare, forte, brillante con tanta voglia di vivere, improvvisamente ho cominciato a fissarmi di ogni sintomo che avevo e pensavo alla morte ogni giorno della mia vita, poi passava per un periodo e poi tornava. Il mio medico mi ha fatto subito una richiesta da uno psicologo ma io rifiutai, fino a quando però ho cominciato ad avere problemi piu seri. Improvvisamente avvertivo dolori muscolari e al petto formicoli alle braccia e mani, dico è un sintomo di infarto e mi andavo a documentare su internet, tutto portava ad un infarto. Poi ho cominciato ad essere agitata e non riuacivo a dormire perché avevo paura della morte, pensiro fisso. Poi improvvisamente sono arrivate le famossissime extrasistole forti fortissime da togliere il fiato, ho fatto ecg holter delle 24 ore un anno fa feci un ecocardiogramma ma nulla di patologico nulla di che. Mi svegliai una mattina, tachicardia, cuore nella pancia in testa nelle mani pulsava inteso e forte in tutto il corpo, comincio a sudare mi appoggii perché mi gira la testa, nausea mi viene da piangere perche mi sembra di non essere reale, diceva che cosa mi sta succedendo cosi per due settimane, dopo ho contattato il medico e mi sono fatta fare la richiesta dello psicologo. Adesso sono seguita da una psichiatr che mi ha dato cipralex 10 gocce. Però dott io non credo che sia una cosa mentale, poi ho pensato si farla finita piu volte, la cosa piu brutta e che mi sento un vuoto ma nello stesso tempo un macigno che toglie la normale reapirazione, devo fare sospiri lunghi con la bocca a volte mi sembra soffocare, ad3sso però devo dire che i sintomi si sono un pò attenuati. Ma la mia paura è che la mia vita sia destinata così, e tralatro devo andare a vivere con il mio ragazzo a breve e vorrei non essere cosi angosciante e senza voglia di vivere. Come faccio dott peggiorerò morirò perché lo vorro? Uffa.
Salve, da quello che lei scrive sembra si tratti proprio di disturbi psicosomatici funzionali, con sottofondo ipocondriaco, scatenati da ansia generalizzata collegata probabilmente ad angosce di morte sviluppatesi nei primi anni di vita, in rapporto alle figure di riferimento nei confronti delle quali è intercorsa importante ambivalenza relazionale.E’ opportuno un lavoro psicanalitico profondo che le permetta di sollevare il velo della rimozione che copre il suo inconscio, dandole uno strumento di conoscenza importante, di valenza strutturale, capace di alleviare i suoi sintomi fino a cancellarli. Naturalmente è importante che lei non segua la radice organica dei suoi sintomi, giacché fin quando in lei non si sarà radicata la convinzione della matrice psicologica dei disturbi stessi, il lavoro psicananalitico stesso non potrà essere iniziato e portato avanti.