Salve dottore sono una ragazza di 20 anni con un facente passato abbastanza burrascoso..a 19anni dopo la maturità ho avuto il mio meraviglioso bambino,ma non ostante la felicità che ha portato con se sono iniziati alcuni problemi legati alla famiglia paterna vicino alla quale ho iniziato a vivere un mese prima del parto..la madre una donna molto invadente non accettava che io gestissi a modo mio il bambino e organizzassi senza il suo parere battesimi ed eventi vari..e il mio compagno non ha mai preso le mie difese davanti alle umiliazioni inflittemi dalla madre..dopo aver passato una giornata intera con la madre e la sorella alla sera si é scaturito in me un forte attacco di panico con difficoltà respiratorie e derealizzazione,ho pregato il mio ragazzo di portarmi all ospedale perché secondo il mio parere stavo per morire o avere un attacco cardiaco/emoraggia celebrare..da quiho iniziato immediatamente la psicoterapiain un centro di fama nazionale che mi ha aiutata molta…pero le crisi e gli attacchi di panico in momenti difficili tornano non ostante io prenda quotidianamente eutimil e sia tornata a vivere dalla mia famiglia che ritengo mo aiuti molto e mi dia un grosso supporto in ogni senso,l ultima crisi si e scaturita in questi giorni dopo mesi di tranquillità con sintomi quali trmori forti a mani e gambe premetto che in questo mese hanno fermato il mio compagno trovandogli in tasca del fumo e anche se la storia tra noi e finita da molto tempo questo mi ha scossa molto soprattutto perché il pensiero volto alla sicurezza nel lasciargli il bambino mi logora molto..devo precisare che sono molto attaccata e protettiva nei confronti di mio figlio e spesso vengo presa da tristezza e sconforto nel pensare che lui non possa avere una figura paterna modello e di conseguenza avere una normale famiglia composta da madre e padre..la mia psicologa e anche lo psichiatra contattato mi hanno spiegato che questi attacchi avvengono a seguito di un forte stress e ansia ma che in me non vedono sintomi di psicosi o altro pero a volte questo pensiero di poter impazzire e non vedere il mio piccolino crescere mi distrugge..le chiedo inoltre se a suo parere se lasciato passare il tempo necessario e aver chiarito la situazione con il padre del bambinoquesti attacchi di panico spariranno o dovrò imparare a conviverci?grazie per l attenzione cordiali saluti