Fin da bambino sono stato molto ansioso – molto probabilmente perchè ansiosissimo era ed è tutt´ora mio padre – e questo problema con il tempo si è acuito moltissimo: si è manifestato a scuola fin dalle elementari in relazione a ogni verifica, al liceo, ed all´università per ciascun esame. Curiosamente non si è manifestata molto nella vita professionale, mentre si manifesta moltissimo nella vita personale. Ben presto all´ansia si sono affiancati problemi di depressione, saltuari dall´età di vent´anni, più stabili dai ventotto in avanti. Adesso che ne ho quasi quarantadue, sebbene la mia depressione mi appaia sempre motivata da accadimenti esterni, temo che non riuscirò mai a liberarmene. Sono ricorso a molti specialisti, taluni dei quali hanno anche ottenuto dei risultati, salvo poi tornare allo stato precedente, magari dopo qualche annetto. Recentemente uno specialista ha ritenuto di ravvisare una forma non grave di disturbo bipolare accompagnato da nevrosi ossessivo complusiva e mi sta trattando con Lamictal. Qualcosa è migliorato, ma gli episodi di depressione sono sempre più costanti e mi rendo conto che molti miei gesti nella vita quotidiana sono in qualche modo resi necessari per gestire l´ansia che perennemente mi accompagna. Mi chiedevo se in un quadro del genere, per quella che è la sua esperienza, pur con tutti i limiti che discendono da un contatto incompleto come questo, la terapia ipnotica possa far nutrire qualche speranza di giovamento duraturo. Grazie