Buongiorno dottore, ho 32 anni e ho un problema che non riesco ad inquadrare.3 anni fa ho avuto un attacco di panico ad un concerto e successivamente mi ha lasciato ansia anticipatoria ma niente di più. Ho affrontato sempre tutte le situazioni e pensavo di esserne uscita. Quest’anno il mio orario di lavoro nella scuola è cambiato, così come le mansioni.L’ho vissuto malissimo con crisi di adattamento e stress alle stelle, all’entrata a scuola ho avuto spesso sintomi di panico che sono riuscita a controllare. Premetto che fino a 3 mesi fa consideravo la mia vita perfetta, un lavoro che mi piaceva e un matrimonio felicissimo che consideravo il mio punto fermo e la cosa più importante. Adattandomi piano piano al lavoro( che comunque continua a non piacermi)pensavo di aver superato la fase peggiore anche se alterno momenti di tranquillità e momenti di ansia.Dopo le vacanze di Natale perfette i problemi si sono riacutizzati, anzi sono comparsi pensieri ossessivi che non riconosco miei e che mi terrorizzano…dapprima ho pensato per un periodo di essere pazza e che in futuro avrei potuto sviluppare gravi malattie psichiche o la voglia di farla finita,poi sono passati così come erano arrivati…ora invece ho cominciato a pensare di non voler più stare con mio marito e di essere stanca del matrimonio.Questo mi terrorizza e mi causa crisi di pianto continue…lui è stato sempre la mia unica certezza, fino a qualche giorno fa se qualcuno mi avesse detto che avrei pensato queste cose lo avrei considerato un pazzo!E ora rimugino, cerco prove che queste sono solo fantasie ma essendo in un forte stato di ansia non sento trasporto per nulla.Che posso fare, ho una grande paura di perderlo e di buttare tutto all’aria per un pensiero che sento non appartenermi…grazie
Cara signora la sua situazione esige che , con calma, lei possa scegliere uno psicoanalista adeguato che possa scandagliare i recessi dela sua psiche e mettere in luce i conflitti e i problemi rimossi. I disturbi ansiosi e i pensieri ossessivi possono essere validamente affrontati e, dal modo in cui lei espone le sue problematiche, ho la sensazione che sia dotata di un buon insight, cioè di una valida disponibilità a mettersi in contatto con l’interiorità della psiche. Associare anche la ipnositerapia, in questi casi, rappresenta un valido aiuto. Un colloquio diretto potrà meglio chiarire il tutto. Un cordiale saluto. Antonio