Gentile dottore, riscontro con piacere la sua disponibilità e pertanto come da lei suggerito le fornisco alcune altre informazioni che spero potranno tornarle utili per capire il mio stato e quindi consigliarmi al meglio. Ho 40 anni non sono sposata e non ho figli. Fidanzata giovanissima con un coetaneo la nostra relazione è dutara per 15 anni, gli ultimi tre passati a capire cosa non andava in me , in lui o in entrambe per poi conoscere “l’altra” presenza che lo condivideva con me da appunto tre annni. Avevamo comprato casa, la stavamo arredando…l’ho lasciato e lui ne ha fatto una tragedia per anni ha continuato notte e giorno a seguirmi impedendomi altre relazioni. Poi un giorno ho detto basta, mi sono ripresa le mie gioie e dopo un breve flirt con quello che è tutt’oggi il mio migliore amico, ho trovato un uomo di 11 anni più grande di cui un poco alla volta mi sono innammorata. Dopo 2 anni di convivenza (il mio appartamento nel frattempo l’avevo affittato) ho comunciato a volere di più, il matrimonio, un figlio, una casa che fosse di entrambe…volevo crescere. Lui uscito da un divorzio non voleva sentir parlare di nozze ed in merito alla paternità si sentiva vecchio per fare il papà…a letto non erano scintille…insomma ne ho dedotto che non mi amasse e l’ho lasciato. Ho iniziato una nuova relazione con una vecchia conoscenza, un amico in comune con il mio primo fidanzato, coetaneo e mammone. Sul piano fisico tutto procedeva bene ma mi sono fermata li e la presenza forte di sua madre ha fatto il resto dopo due anni..l’ho lasciato.Per tutto questo tempo a parte la convivenza sono vissuta in casa con i miei genitori e solo da settembre 2010 ho potuto riappropriarmi del mio appartamento che tra l’altro ora vorrei vendere lo considero nato male…Circa 7 anni fa ho scoperto la celiachia con la quale oggi devo convivere. La salute è migliorata rispetto a prima quando stavo sempre male, il vomito e la cefalea erano una costante nella mia vita, venivo curata per anoressia, per cefalea cronica ecc.Con il cambiare partner e con la dieta devo dire di aver perso anche molte delle relazioni sociali che avevo, oggi ho pochi amici ma non sono ne timida ne introversa, fino a qualche mese fa ero energica e ottimista oggi sono sempre stanca, spssata, le persone mi danno fastidio comincio una cosa e non la finisco, sono in un posto e vorrei essere in un altro…e mi angoscio con il costante pensiero della morte. Tutto sembra partire dal ciclo mestruale dopo il quale sto nettamente meglio.Dottore spero di averle fornito le informazioni di cui ha bisogno, la prego mi aiuti ad inquadrare il problema mi consigli.Grazie mille
Cara signora, la ringrazio per la sua lettera che dimostra adeguata proprietà di linguaggio e capacità di entrare in contatto con i propri contenuti psicologici.. La problematica,. ad un livello profondo, può essere inquadrata solo con un approfondimento inconscio che può essere anticipato da un colloquio preliminare che ha lo scopo di saggiare le iniziale dinamiche transferenziali e verificare la possibilità di una alleanza di lavoro. Sarebbe importante valutare quanto le modalità con cui si sono svolte le vicissitudini relazionali con le sue figure di riferimento abbiano poi influenzato la scelta degli uomini che si sono succeduti nel suo percorso esistenziale e le caratteristiche con cui tali rapporti si sono esplicitati. Spesso, lo dico orientativamente, nell’esistenza tendiamo a ripetere un copione appreso nei primi anni di vita e lo riapplichiamo direttamente o reattivamente da adulti. Riguardo agli stati mentali recenti è possibile che il ciclo mentale , con il suo valore simbolico (femminilità, maternità) possa innescare stati di tipo ansioso depressivo collegati , come lei dice, a fantasie angosciose di morte che andrebbero decodificati in termini di significato specifico Mi telefoni pure e potrò integrare questo scritto con qualcosa che le dirò direttamente a voce. La saluto cordialmente.