Salve dottore…le ho inviato precedentemente una lunga lettera che lei ha anche pubblicato, col titolo “crisi esistenziale o solo ansia estrema”,dove lei evidenziava un disturbo d´ansia generalizzato..nella lettera non menzionai(mea culpa)alcuni pensieri che spesso attanagliano la mia mente e che influiscono sul mio umore..parlo di pensieri negativi automatici (per es.”non ce la farò mai,la mia vita non mi piace,non uscirò mai da questa situazione,il mio futuro sarà infelice”)che compaiono automaticamente nella mia mente e condizionano il mio umore, rendendomi un pò triste e malinconico…tali pensieri non condizionano concretamente la mia vita, nel senso che se ho un esame e penso di non farcela, ignoro quel pensiero e porto a termine il mio compito…però sicuramente condizionano il mio umore, rendendomi un po’ cupo e spento a volte(non sempre, perchè molto spesso riesco a reagire distraendomi)e mi incutono forte tensione nel momento in cui tento di scacciarli. Naturalmente, come il cane che si morde la coda, tali pensieri innescano un vortice ansioso, dove vengo dominato dalla paura di essere depresso, o comunque di essere destinato alla depressione.. A volte invece mi sento triste e malinconico senza un motivo di fondo, come se ci fosse un pianto racchiuso dentro la mia anima, una strana ferita ingiustificata.Le vorrei chiedere se questi pensieri sono un sintomo di depressione oppure sono solo frutto dell´ansia e della paura(sottolineando il fatto che, dall´esterno. non credo di apparire come una persona depressa, anzi sono molto attivo, ho molti hobbies,mi piace uscire,divertirmi e coltivare amicizie)
Salve, il confine tra ansia e depressione non è delineato in modo netto in quanto sono entità nosografiche che spesso sfumano l’una nell’altra. Nell’ansia , o meglio nello stato mentale ansioso, l’oggetto persecutorio e malevolo, originariamente una figura di riferimento poi simbolizzata e metaforizzata, è esternalizzato, nello stato depressivo l’aggressività è diretta contro il sé perché l’oggetto cattivo è internalizzato. E’’ chiaro come una parola più decisiva sul suo stato può essere spesa solo avendo un contatto diretto con lei.In presenza di una sua disponibilità sarebbe consigliabile,, come le ho detto precedentemente, effettuare una profonda psicoterapia psicoanalitica unita possibilmente a sedute di ipnosi sia meditativa che regressiva. La saluto cordialmente.Antonio