Salve dottore, Valentina. Ho 39 anni ho un bimbo di 7 e sono sposata. Ma purtroppo io non sto bene e il mio stare male oggi mi opprime al punto di chiedere aiuto a un bravo psicoterapeuta. Ne ho passate tante e la mia tristezza alcuni giorni pesa troppo le lacrime il dolore mi lacera, non c’è nessuno che mi capisca nemmeno mio marito.sono stata adottata dai miei genitori piccolina a doli tre mesi di vita da una madre che ha rinunciato a me e non sa nemmeno se sia nata una femminuccia o un maschietto. Prendi molte gocce per cercare di dormire e se ho un vero attacco e non riesco a rasserenarmi più allora attacco con lansiolin …dottore sono disperata, mu sembra tutto senza via di scampo e io sono sempre stata una bambina allegra tranquilla poi non c ho capito più nulla. Grazie per l attenzione.
Salve Valentina, mi sembra che vada nella giusta direzione la scelta di affidarsi ad uno psicoterapeuta. I suoi vissuti dolorosi impongono una conoscenza profonda di sé , che può acquisire effettuando un profondo lavoro archeologico sul suo inconscio, in uno stretto rapporto collaborativo con il suo analista, che è importante scegliere anche “a pelle, fidandosi del suo istinto”. Man mano che si svolgono le sedute verrà confermata o meno la favorevole impressione iniziale. Le suggerisco di non affidarsi ai farmaci ,se non per un sollievo momentaneo, perché possono indurre dipendenza psicologica e fisica e non modificano il funzionamento psichico in modo strutturale e definitivo come un valido rapporto psicoanalitico. Potrà associarvi un lavoro ipnotico che le potrà garantire un sollievo in tempi brevi. La saluto cordialmente. Antonio