Buonasera, mi sono messa con il mio ragazzo un anno fa. Abbiamo entrambi 30 anni. La nostra relazione era molto tenera e lui si diceva molto interessato e innamorato di me. Avevamo dei rapporti molto teneri in cui lui però non riusciva mai a mantenere un’erezione completa, anche se comunque con varie pause la maggior parte delle volte alla fine raggiungeva l’orgasmo. Era comunque molto soddisfatto del sesso con me, perché in precedenza a quanto mi ha raccontato aveva già avuto problemi simili e quindi li considerava come problemi irrisolvibili e legati a uno stato fisico suo. Io ho sempre cercato di incoraggiarlo e di convincerlo che a poco a poco li avremmo superati. A Novembre è partito per un altro continente per un lavoro molto soddisfacente che dovrebbe durare 3 anni. Nonostante la distanza abbiamo deciso di continuare la relazione. Nel periodo di lontananza abbiamo deciso che ci saremmo masturbati insieme tramite videochat. Nella chat non aveva problemi di erezione. Dopo circa 3 mesi di lontananza ci siamo rivisti e i suoi problemi di erezione erano del tutto scomparsi. Io ho pensato che la chat lo avesse aiutato,è possibile? Ho notato però in lui un cambiamento e un disinteresse nei miei confronti, i nostri rapporti sessuali erano molto meno teneri e il suo comportamento non era più lo stesso anche nella quotidianità. Passato il periodo io sono tornata in Italia e lui mi ha insistentemente richiesto di avere telefonate erotiche in chat, che io a quel punto non volevo più avere, e poi ha confessato di avere dei dubbi sulla nostra relazione e di avere il desiderio di stare con due donne insieme.Pensa che questo suo cambiamento nei miei confronti possa essere dovuto al fatto di avere avuto delle erezioni complete per la prima volta in vita sua e al desiderio di sperimentare questa nuova situazione? Oppure viceversa che sia stata la diminuzione dei sentimenti a rendergli possibile un’erezione completa?
Salve, non è facile comprendere cosa sia successo , ma è possibile che il ragazzo abbia problemi di ambivalenza verso le figure di riferimento del suo passato che lo porta ad avere difficoltà a coniugare il sesso con l’amore. E’ probabile che , lontano da casa , con ragazze che non ricoprono, come lei un simbolo materno, abbia potuto avere una sessualità disinibita. Tornato in Italia, ha cercato di modificare cioè di dematernizzare la sua figura, con la proposta delle telefonate erotiche in chat o volendo vivere l’esperienza con due donne insieme per avere la possibilità di depotenziare la figura femminile. Esiste , probabilmente, una ambivalenza verso di lei come rapprentante e simbolo di sua madre che lo blocca sessualmente e ricerca degli escamotages per aggirare questa inibizione. Concludo, dicendo che il tutto lo desumo dalla mia esperienza clinica di casi simili, ma sostengo che solo un contatto diretto con la persona può darci il modo di spendere una parola definitiva. Un cordiale saluto. Antonio