Salve da piccola ero timidissima con gli adulti e gli sconosciuti, a casa una peste. Mia madre superansiosa e sottomessa da mio padre padrone assenteista. A 13 anni ero piena di complessi, pochi amici e zero autostima. Abbiamo Traslocato e avevo deciso di farmi chiamare con un diminutivo dai nuovi amici e volevo essere un’altra: non più invisibile calimero timido ma sorridente con tutti, chiacchierona, aperta. Mi ero riuscita a fare tanti amici e morosini e ho continuato a fingermi aperta, goliardica, Spiritosa con tutti. Mi amavano tutti e le Ragazze mi invidiavano. A 20 anni pensavo solo a conquistare gli uomini, tutti. Sentivo di avere potere. Ho poi trovato un uomo che ho sposato perché bravo fedele e gentile e ho 3 figlie che sono la mia vita, ora ho 44 anni ma mi ritrovo grassa brutta e con un marito freddo e anaffettivo che tuttavia dice di amarmi anche se non sembra mai aver perso la testa per me come succedeva invece agli altri prima di lui. Me ne sono fatta una ragione. Parentesi, ho avuto una vota serena nonostante problemi di finzione e quasi violenza sul mio vero carattere per piacere alla gente (che ancora oggi in me vede sole e sorrisi e simpatia anche se a volte mi sento morta dentro, sono una vera attrice ormai), ma a 25 anni prima di sposarmi avevo scoperto che mio padre è gay e tradisce mia madre da sempre. Ho accettato la cosa dopo 3 anni, dopo aver odiato lui e il mondo, ho capito che non sono affari miei. Comunque soffro molto per l’immagine si me che tutti ormai, marito e figlie compresi, hanno di me. Io mi sento un giullare che non riesce a smettere di recitare la sua parte per poi crollare a piangere di nascosto o non dormire la notte. Professionalmente sono una fallita. Ma ho una bella famiglia. Come posso tornare ad essere me stessa, quella bambina prima dei 13 anni, che non piaceva a nessuno tranne a se stessa, senza ferire qualcuno? Ho sempre addosso un vestito di infelicità. Non ho più rapporti sessuali da anni , e non ho quasi mai provato un orgasmo con un uomo in 44 anni ho sempre finto. Sono cosi finta e sbagliata da farmi schifo. Ma la gente, a parte mio marito, mi ama cosi, finta. Aiuto!
Salve, dentro di noi abbiamo numerose maschere che vengono declinate di volta in volta in base alle varie situazioni della vita. Un sè coeso, e sempre eguale a se stesso, è una utopia e non tiene conto della complessità dei processi psichici. Comunque un bel lavoro su se stessa sarebbe per lei idoneo, per permetterle di riconquistare il piacere esistenziale e consolidare una identità che ha la necessità di essere chiarita nelle sue varie sfaccettature.E’ opportuno imparare una nuova lingua, il linguaggio dell’incoscio che le consentirà di accedere al mondo sommerso e sconosciuto che giace all’interno del proprio sè. Un cordiale saluto