Buon giorno,ho un collega di lavoro che, quando arriva in ufficio, accende la radio e non la spegne mai, neppure quando si assenta per la pausa pranzo. Di fatto non l’ascolta perchè spesso usa gli auricolari per ascoltare i tutorial dei programmi pc che dobbiamo usare o le lezioni di inglese, ma la radio non viene spenta.Quando sale in auto, prima ancora di avviare il motore, accende la radio.Quando una volta ho commentato una notizia appena trasmessa, mi ha risposto che non stava ascoltando e che non sapeva di cosa stessi parlando.Non so se a casa sua è la stessa cosa, ma, da alcune frasi, mi è parso di intendere che sì in casa sua la radio è sempre accesa, se non è accesa la televisione.Non riesco ad inquadrare la situazione ovvero se si tratta di paura del silenzio o paura della solitudine. Le mie nozioni di psicologia solo limitate e non so come reagire.La cosa dura da anni e ormai alla sera, quando torno a casa, mi sento come ubriaco e non ho voglia di parlare con alcuno
Salve, il problema che interessa il suo collega è riferibile ad angosce relazionate al silenzio e al vuoto , in ultima analisi alla morte, per cui solo sentendosi collegato ed in rapporto al mondo esterno può percepire vitalità e superare queste paure ataviche. Sono stati psichici riferibili a situazioni, conflittualità e sofferenze collegata al rapporto con le figure di riferimento che sarebbe molto importante sottrarre all’inconscio e disvelare per poter risolvere radicalmente il problema. La saluto cordialmente.Antonio