Bisogna tenere conto che, da molto tempo, la psicoanalisi ha individuato, accanto alla più evidente invidia della bambina per il pene, anche un analogo sentimento maschile per il corpo femminile e per le sue straordinarie funzioni.Per travestitismo si intende l’atto maschile di indossare abiti e accessori tipicamente femminili con conseguente eccitazione sessuale. La maggior parte dei travestiti sono uomini.Alcuni uomini si travestono con un solo indumento da donna, magari mettendolo sotto i propri abiti maschili, altri invece si truccano o pettinano in modo da prendere delle sembianze femminili.Chi si traveste, non ricerca, poi, persone del proprio sesso con le quali consumare l’atto sessuale, perché non sono omosessuali; ma il travestimento viene messo in atto con lo scopo di procurarsi un’eccitazione sessuale per poi avere un rapporto con la partner.Il ricorso a qualche espediente più o meno insolito di stimolazione erotica è abbastanza frequente nelle coppie che cercano di mantenere vivo un desiderio che altrimenti rischia di esaurirsi. Si cerca così di erotizzare il sesso con procedure particolari, che stimolino o sostituiscano il naturale desiderio sessuale. Se solitamente queste stranezze erotiche non durano a lungo, capita che alcune persone, con il passare del tempo, in assenza di impulsi erotici spontanei, trasformino il travestirsi, in un rito, senza il quale diventa impossibile provare desiderio e piacere. È proprio il bisogno di ripetere sempre lo stesso rituale che trasforma il gioco erotico in perversione,cioè in parafilia alla quale diventa impossibile rinunciare.. Una caratteristica di coloro che hanno delle perversioni è, infatti, la mancanza di immaginazione erotica, che li spinge ad agire, anziché come di solito accade, ad elaborare in modo simbolico e mentale le pulsioni e i desideri. Quindi il travestito è perfettamente contento di rimanere con il corpo in cui è nato, ma ama la fantasia di impersonare un membro del sesso opposto. La transessualità,invece, è un disturbo della identità.I transessuali cioè hanno una identità di genere che è differente da quella del proprio sesso dal momento che i transessuali hanno un corpo in cui non si ritrovano, diventa difficile per loro sviluppare una propria sessualità. A volte non sono realmente attirati da membri di nessuno dei due sessi, perché il ruolo che dovrebbero rivestire in una relazione sessuale viene sentito non proprio. L´idea di essere un membro del sesso fisico opposto potrebbe essere l´unica strada in cui esprimere la propria sessualità, e le loro fantasie sessuali possono essere guidate dal voler appartenere all´altro sesso. Non c´è possibilità che un vero transessuale possa essere contento di vivere nel genere che sente non proprio ed i tentativi di rendere ´normali´ i transessuali non hanno successo.Gli stessi transessuali spesso tentano di arrivare a patti con la propria identità di genere ignorandola, o negando che questo possa rappresentare un problema. Questi sono solamente modi per posticipare qualcosa che prima o poi si dovrà necessariamente affrontare, e l´unico effetto è quello di aumentare un profondo senso di infelicità, fino a raggiungere un punto di crisi. In generale prima si affronta il transessualismo, migliori saranno i risultati, quindi i ritardi e i temporeggiamenti possono essere molto dannosi.L´unico trattamento funzionante è quello di lasciar vivere i transessuali come membri del sesso cui psicologicamente appartengono. Come questo possa avvenire cambia da persona a persona, e può comportare consultazioni specialistiche, terapia d´analisi, elettrocoagulazione (rimozione della barba), terapie ormonali e chirurgia.Il cambiamento di sesso non è facile né rapido. E´ un processo lungo, costoso e, a volte, doloroso, e spesso il risultato finale è simile a un compromesso (per esempio l´intervento chirurgico rende il transessuale sterile).Comunque quasi tutti i transessuali trovano che, a dispetto dell´essere a volte oggetto di pregiudizi e discriminazioni, il cambiamento di sesso offre una soluzione che porta a una vita soddisfacente.