Gentile dottore, spero mi risponderà perché sono davvero provata. Ho 28 anni e non so cosa fare con un ragazzo, mio coetaneo, che mi piace moltissimo ma mi lascia perplessa. Lo conosco da circa un anno mediante chat, siamo due grafici abbiamo iniziato a confrontarci per lavoro senza vederci dal vivo. Abbiamo immediatamente avuto un legame mentale. Lui è molto intelligente per certi aspetti è molto sincero (spesso in modo quasi paralizzante, come se non si accorgesse di essere fin troppo diretto, pare quasi ingenuo). Mi spiazza perché in lui convivono serietà e affidabilità ma anche freddezza, incoerenza spietatezza, quasi mancanza di empatia -certe volte – per gli altri, compresa anche me. Per mesi abbiamo solo chattato, lui flirta poi scappa, poi torna, poi riscappa. Alla fine siamo usciti insieme. Lui si eccita immaginando ossessivamente altri uomini che mi desiderano sessualmente e con i quali mi immagina avere rapporti. Pare importargli solo quello. Non mi tocca quasi, mi penetra e poi si chiude nel suo mutismo. Vuole che gli dica quanti uomini mi hanno guardata e sogna di vedermi presa da altri maschi. E’ come se fosse ambivalente. Protettivo e sensibile ma di colpo freddo e spietato. Quando si eccita ricorrono sempre le stesse parole e desideri: dominarmi, punirmi, sottomettermi, esibirmi in giro e, vedere l’effetto che faccio ad altri uomini ed eccitarsi pensando che mi desiderano. Certe volte mi sento quasi a disagio per alcuni suoi atteggiamenti strani: si chiude a riccio, si inferocisce per le critiche, mi evita quando in realtà mi desidera…Ogni tanto mi pressa con domande sulle sue dimensioni e su altre performance come se volesse un voto, si preoccupa ma poi a letto è freddo ed egoista. Mi schiaffeggia. A letto è molto controllato, insicuro e limitato: tutte le fantasie che lo ossessionano quando si arriva al concreto evaporano. Ha problemi di erezione, non ama praticare il sesso orale e pare del tutto disinteressato a riceverlo (dice che non gli provoca orgasmo). E’ come se osservasse tutto e lo trovasse sbagliato. Ovviamente anche io vengo messa in discussione (valutata come “una che non lo coinvolge quanto vorrebbe” in certi casi mentre altre volte dice che gli piaccio tantissimo).Come si può essere tanto ambivalenti? Cosa significano queste fantasie e tutte queste contraddizioni? Le chiedo davvero di darmi una mano per favore perché nel cercare di capire mi sto sfibrando. Grazie.Beatrice
Cara Beatrice lei stabilendo una relazione con questo ragazzo si è impegnata in un rapporto molto arduo di cui ella , però, sembra essere consapevole. In lui è riscontrabile un polimorfismo sintomatologico che va da tratti schizoidi, ambivalenza profonda a livello affettivo esuberanza di fantasie sadomasochistiche , passaggio all’atto nello schiaffeggiarla, tratti psicopatici e sessualità precaria. Il tutto condito , mi sembra, da mancanza di criticità della propria condizione . Dietro si intravede un passato di profonda sofferenza vissuta fin da bambino, nell’ambito famigliare.Se egli non decide di trattare la propria psiche in profondità, difficilmente, in base alla mia esperienza, un quadro del genere può evolvere favorevolmente.La saluto cordialmente e la invito a riflettere sul fatto che il suo apporto di amore, pure importante, può dare risultati molto limitati. Un cordiale saluto. Antonio