Caro Dottore, le scrivo perché mi è capitato qualcosa che mi ha mandato davvero fuori di testa. Sono uno di quelli che potrebbero essere definiti” workaholic “cioè drogati da lavoro, me ne rendevo conto, ma purtroppo non potevo farci niente. Lo confesso, il mio obiettivo era far soldi, onestamente certo, e li ho fatti lavorando per anni tutto il giorno senza sabati e domeniche concedendomi veramente poche pause. Mi sono fatto anche una famiglia , due figli, per fortuna ho avuto una moglie molto paziente che ha mandato avanti la baracca. I ragazzi sono venuti su bene, anche se certo non per merito mio. Il fatto è che io ho avuto sempre bisogno di iperattività, di non far mai calare la tensione e forse, ma me ne rendo conto solo ora, era una tremenda paura della depressione. E’ chiaro che per tenere quel ritmo di vita avevo bisogno di tenermi su, quindi caffè , ginseng, guaranà, niente sigarette, però o cose pesanti perché sono un salutista (anche se mi fa un po’ ridere definire così uno che non si prende mai un attimo di riposo).Bene, lo sapevo che, prima o poi, sarebbe arrivata la resa dei conti. Avvicinandomi ai sessanta anni ho temuto che il meccanismo si inceppasse, arriva la vecchiaia, pensavo. E il segnale si è presentato un giorno con un doloretto al torace,( sarà la solita nevrite intercostale, pensavo), ma era un dolore strano,insistente, poi sempre nello stesso punto. Alla fine ho dovuto telefonare al mio amico medico che stavolta non mi ha rassicurato ma mi ha detto di andare al Pronto Soccorso a farmi l’ecg. Dopo 24 ore è venuta fuori la diagnosi.”Si è chiuso un ramo coronarico, bisogna che lei si ricoveri, ci vorrà un’angioplastica.” Il mondo mi è cascato addosso e sono entrato in uno stato di depressione profonda, ogni giorno mi sembra di sprofondare sempre più giù. Dovevo aspettarmelo, ora che ho tempo di ripensare a tutto, durante la convalescenza. “Fermo, a riposo, niente emozioni”, mi hanno detto, ma io mi sono sempre nutrito di altri alimenti! La macchina si è guastata e forse non tornerà più come prima. Ora sto prendendo antidepressivi e va un pochino meglio ma io lo so quale è l’unico antidepressivo per me, quello che ora dovrò prendere a dosaggi molto ridotti. , Mi sembra di non avere più valore, stare così semiinerte, vorrei mi desse una parola di conforto. Mi scusi se la ho tediata, la ringrazio anticipatamente. D.A.