Salve dottore, sono una ragazza di 19 anni che sin dalla prima adolescenza soffre di gravi disturbi di ansia(tra cui appunto l’ipocondria), oltre a soffrire di ansia soffro anche di frequenti mal di testa soprattutto dopo aver preso freddo o dopo aver pianto/essermi arrabbiata. Giovedì sera infatti ho avvertito il classico dolore alla tempia e all’occhio di cui soffro…solo che, non so per quale esatto motivo ho cominciato a temere che questa volta fosse tumore al cervello e da quella sera è cominciato il calvario. Il giorno seguente ho infatti riletto tutti i sintomi del tumore ed ho cominciato a sentirli, sento di avere problemi di equilibrio, dolori agli arti…oggi ho avvertito anche un forte dolore all’occhio che aveva un grumo di sangue(lo sento anche secco)e la mia vista sembrava essere disturbata, vedevo come dei puntini neri, dopo che questo sintomo sembrava essersi placato ho cominciato a sentire ronzii alle orecchie e un forte bruciore, e ora sto sperimentando il sintomo più spaventoso: ho la sensazione di sentire un odore che in realtà non c’è, in realtà questo odore c’era solo che ora dovrebbe essere sparito dalla mia stanza ma io lo sento ancora ed è questo che mi terrorizza. Sono stata da due medici(prima di avvertire questi sintomi strani) e mi hanno detto che si tratta di dolori dovuti a causa del freddo e dello stress e ovviamente non ci ho creduto perché sento di avere qualcosa di grave, inutile dirle che i miei non sopportano più le mie lamentele, mia madre mi ha promesso una visita da un neurologo ma ho paura che passi troppo tempo! Vorrei anche dire che una mia amica è purtroppo morta di tumore al cervello! Vorrei chiederle se ci sono possibilità che la mia sia magari solo isteria o se devo preoccuparmi!
Salve non si tratta di disturbo isterico ma ipocondriaco L’ipocondria è un disturbo per cui l’ansia e la depressione si vincolano a qualsiasi sintomo somatico, anche banale e comune , caricandolo di possibili significati patologici, spesso terrorizzando il soggetto su una eziologia grave del sintomo stesso. In altri termini è una preoccupazione eccessiva e infondata riguardo la propria salute, con la convinzione che qualsiasi presunto sintomo o una qualsiasi visita medica di routine possa essere segno o rivelare una qualche patologia importante.Non bisogna preoccuparsene ma occuparsene sì. Questo vuol dire comprendere le ragioni profonde ed ignote della sua sofferenza attraverso un processo esplorativo dei recessi della sua psiche, in collaborazione con uno psicoanalista di fiducia con cui compiere questo importante cammino. Sono problemi che originano intorno al secondo anno di vita, originati da conflitti e ambivalenze verso le figure di riferimento, spesso genitoriali, a loro volta portatori e portatici di dinamiche ansiose. La saluto cordialmente.