Se lei è ama le letture specifiche posso consigliarle, a riguardo, i casi clinici di Freud :Nel caso clinico del piccolo Hans, colpito dalla fobia dei cavalli, la paura di essere morso dai cavalli, esprime, con modalità regressive orali,la paura della castrazione, più precisamente la paura di essere castrato dal padre, avendo in questo caso, il cavallo valore di sostituto paterno. Lo spostamento permette di risolvere vantaggiosamente un conflitto ambivalente, dato che il cavallo è un oggetto con cui il bambino ha un contatto molto più ridotto rispetto al padre. Freud stesso poi suggerì la possibilità interpretativa che nel meccanismo conflittuale potessero essere in gioco situazioni irrisolte riferentesi alla fase preedipica cioè a rapporti del bambino con la figura materna. Nell’organizzazione fobica, la situazione temuta ha un significato inconscio specifico per ciascun paziente. In maniera rimossa esprime spesso una combinazione della pulsione (sessuale o aggressiva) e della punizione. Per esempio l’agorafobia e la paura della folla sono spesso difese contro l’esibizionismo e il voyeurismo ma possono , come si diceva, nascondere anche conflitti pregressi. La funzione difensiva dello spostamento è chiara, l’angoscia è localizzata e circoscritta e appare solo in situazioni precise e stabilite.. La sintomatologia della angoscia è completata dal ruolo dell’oggetto controfobico che è un oggetto, familiare o meno, ma rassicurante che svolge la funzione di oggetto buono, protettivo di cui il soggetto ha assoluta necessità per essere al riparo dalla fobia. La terapia ipnotica può agire magari come terapia iniziale desensibilizzante, ma una soluzione definitiva è svolta da un lavoro psicoanalitico profondo che porti alla luce il materiale rimosso e permetta di elaborarlo.