Salve dottore la ringrazio per il suo supporto. Sono un ragazzo di 22 anni, provo a scriverle il mio problema anche se di fatto risulta anche per me difficile da spiegare. Premetto che sono una persona abbastanza solare, spesso testarda, molto ambiziosa e con molta voglia di fare. Da un pò di tempo è come se soffrissi di ansia, mi alzo la mattina con dei pensieri che mi perseguitano per tutta la giornata e questo dura per settimane, mi pongo domande su tutto quello che faccio, se lo faccio bene, se è quello che voglio. I miei dubbi non riguardano le cause ma soprattutto come posso fare a uscire da questa sorta di meccanismo che è nato nella mia persona. Penso che la causa di base è da attribuire a un periodo ormai abbastanza lontano (circa due anni fa), la rottura del rapporto con la mia ex fidanzata, episodio che mi ha abbastanza destabilizzato dove però ho preferito fare finta di niente con il mondo, non parlarne con amici, famiglia, nessuno e andare dritto, come se niente fosse accaduto, anche se dentro bruciava forte. Sono andato avanti combattendo con me stesso, con i miei problemi interni, con il tempo sono riuscito a dimenticare la mia ex storia, ho accettato i miei errori, i suoi, e mi sono convinto che era meglio chiuderla. In questa fase iniziai a interrogarmi su me stesso, sulle persone che mi stavano attorno, su chi potevo confidare, riporre fiducia, scambiare momenti negativi positivi, e forse qui ho notato un piccolo distacco anche dai miei amici. E’ stato per un pò un continuo interrogarsi, una fase che giorno dopo giorno mi ha provocato un grande accumulo di tensione, fattore che probabilmente si può legare anche gli impegni universitari di un studente di ingegneria e architettura che deve andare sempre dietro mille cose a a cui, sebbene non sia una persona che si chiude a studiare dalla mattina alla sera, ho sempre dato discreta importanza. Lo scorso settembre sono partito in erasmus, esperienza su cui riponevo grandi “speranze” per ripartire, lasciare dietro tutto, trovare nuovi stimoli. Beh, non posso parlare negativamente dell’esperienza, anzi, il contatto con nuovi posti e nuove persone mi ha aperto a un nuovo modo di vedere le cose, e di pensare al futuro, ma è anche qui che sono nati le mie crisi d’ansia, come se quell’accumulo di tensione vissuto prima della partenza fosse esploso all’improvviso qui. Ho avuto una fase di ambientamento iniziale negativa, cosa che mi ha portato grande sfiducia, perchè pensavo che era come se tutto mi andasse contro, e da qui ho iniziato a essere sempre meno tranquillo, agitato, dubbioso su tutto e soprattutto su me stesso, non riesco a prendere scelte che voglio davvero, dettate solo dall’impulsione del momento e non da quello che voglio davvero, sistematicamente poi ripenso alla scelta fatta e come sarebbe andata se invece avessi fatto l’altra scelta, e su questi “errori” mi metto a pensare e ripensare, accettare la scelta fatta e andare avanti, invece guardo e riguardo nel passato, sebbene sia consapevole che tanto non può essere cambiato. Ho vissuto qualche settimana in una fase di grande ansia stress e agitazione dove ho avuto la forza di parlarne almeno in famiglia per tranquillizzarmi un pò, poi per un buon periodo ne sono uscito, sono stato davvero bene come se tutto fosse passato, godendomi la vita, l’esperienza e tutto ciò che mi circonda. Ora però lo stato di ansia che mi perseguitava, anche se con meno intensità, è improvvisamente ritornato. La cosa che mi preoccupa è se questo “meccanismo” continui nel tempo, diventando parte del mio essere. Non riesco più a svegliarmi e affrontare le giornate con serenità, quando sono con la gente provo a fare finta di niente (riuscendoci anche bene perchè di fatto nessuno capisce come sto), ma poi quando sono solo l’ansia ritorna e cresce, per motivi a volte seri a volte anche stupidi, ma che però mi portano a una continua sfiducia in me stesso, alle scelte fatte in passato su piccole o grandi cose. Quello che le chiedo è se leggendo le mie parole pensa che non sia un problema grandissimo e come potrei fare a tranquillizzarmi e vivere la vita con la serenità che avevo prima, o se viceversa è il caso di parlare con qualche specializzato prima che tutto possa trasformarsi in un problema più grave. Grazie.