Caro dott. Miscia,stavo cercando di approfondire il tema dell’ipnosi e sono approdata al Suo sito;così mi sono permessa di scriverLe.Non starò a tediarla con la storia della mia esistenza, soltanto qualche riga per descriverLe la mia situazione e il motivo di questa mia email.Sono un’anima in pena di 40 anni suonati che non trova un posto nel mondo, un’appartenenza, una bambina spaventata e arrabbiata nel corpo di donna, intrisa di vergogna, accompagnata da un’angoscia esistenziale profonda e posseduta da una forza che la spinge ad autosabotarsi in tutto ciò che fa, a distruggere ogni rapporto, ogni opportunità di lavoro, piacere, soddisfazione personale.Sono incapace di esprimere me stessa e i miei bisogni con spontaneità.Mi sento costantemente prevaricata, usata e abusata e mi rifugio nell’isolamento e nell’inazione.Percepisco me stessa come una specie di rifiuto maleodorante destinato alla discarica, la mia dignità ormai si e’ disintegrata e tutto ciò che mi rimane ogni volta tra le mani e’ un dolore devastante che mi fa desiderare di non essere mai venuta al mondo.Tutto questo purtroppo ha invalidato la mia vita impedendomi ogni tipo di realizzazione e nutrimento a tutti i livelli:sentimentale, lavorativo, relazionale.Nonostante la mia eta non riesco a vivere autonomamente, a svincolarmi dal nido genitoriale al quale sono sempre ritornata nonostante molteplici tentativi di allontanamento (andando anche a lavorare all’estero o sulle navi).Ho provato in tutti i modi a cercare aiuto, passando da un terapeuta all’altro, ma, come lei ben sa, persone così distruttive e attaccate al dramma come me sono molto difficili da trattare perché la motivazione alla base della loro ricerca di aiuto e’ in realtà quella di dimostrare che non sono “aiutabili”.E quindi spesso, anche dopo periodi non brevissimi, sono stata liquidata con un “tu in realtà ami stare male, non posso più fare nulla per te, vai da un altro, ti consiglio anche dei farmaci”.Io comprendo che il mio approccio non può portare ad altri finali (anche se non accetto la mancanza di serietà da parte del terapeuta che, se competente e onesto, non dovrebbe attendere tanto a darmi il ben servito e scaricarmi addosso tutta la responsabilità ) ma e’ possibile che non esiste modo di scardinare certi automatismi, liberando anche gli irriducibili come me da radicate credenze inconsce e accendere così dentro di loro una nuova luce fatta di amore, fiducia e voglia di stare al mondo?Grazie per avermi letto