Gent.mo Dottore vorrei un altro parere sulla situazione angosciosa in cui sono ricaduta…da giugno di qs anno ho iniziato a distaccarmi dalla realtà in modo graduale, nel senso che tutto ciò che mi circonda mi appare strano, come se fossi una aliena sbarcata sulla terra.Inoltre, tutto il giorno, nonostante io mi sforzi di uscire, lavorare, ascoltare musica, leggere, ecc…TUTTI i miei pensieri tornano al senso della vita, alla morte, al fatto che mi sento persa, come un robot senza sentimenti ..tutto non ha senso X me, ed è davvero impossibile da sopportare..non vivo più..sopravvivo…voglio precisare che sono lucida, capisco tutto, altrimenti non le avrei neppure scritto, non ho allucinazioni o incubi o altri sintomi psicotici, non deliro…Ho iniziato una terapia cognitivo comportamentale , e sono in cura con zoloft, deniban e prazene.Quindi non ho trascurato il problema..mi sono messa in mano a dei farmaci e a uno psicologo, eppure non solo non sono migliorata in qs 4 mesi, ma ho paura di impazzire e di non uscire più da qs situazione.Secondo lei sto percorrendo la strada giusta?.oppure mi consiglia di cambiare farmaci o tipo di terapia psicologica di supporto.. Sto andando avanti solo X mio figlio è X il mio compagno…mi creda, la mia vita è un tale incubo che ho anche pensato di farla finita 🙁 Grazie in anticipo se vorrà rispondermi.
Salve lo stato dissociativo di depersonalizzazione e derealizzazione è spesso supportato da uno stato ansioso od ossessivo che, in un lavoro analitico, tendono ad emergere già precocemente. Quello che è assolutamente importante è trovare uno specialista di fiducia al quale affidarsi e con cui percorrere il lungo , affascinante, a volte doloroso, viaggio all’interno del proprio sè.Se lo psicoterapeuta a cui si è rivolta e con il quale sta effettuando questo lavoro, riscuote la sua fiducia, la strada è appropriata. Dalla sua lettera non è possibile comprendere se la terapia farmacologica è iniziata prima di quella psicoterapeutica, o se questo si è verificato durante il suo svolgimento, e, in questo caso, sarebbe opportuno conoscere le modalità con le quali si è articolato il rapporto tra psicoterapia e farmacoterapia ossia tra psicologo e psichiatra ,cioè il tipo di collaborazione esistente. La saluto cordialmente, sperando di esserle stato utile.