Gent. Mo Dott. Antonio Miscia,

Le sottopongo un caso di un mio parente e amico.

Si tratta di una donna di 48 anni, sposata con un mio parente e amico di 52 anni che in questo periodo di Coronavirus non sa a chi rivolgersi.
Nel 1992 prima di conoscere il futuro sposo lei subisce un trauma derivante dalla morte in un incidente stradale del cugino di appena 23 anni a cui era molto legata. In questa occasione sua madre la invia da uno psichiatra per lo shock subito per la perdita improvvisa e tragica del cugino.
La sera dell’incidente era stata a cena con questo cugino insieme a suoi amici universitari e poiché nel corso della cena aveva assistito al fatto che lui, sconsolato per essere stato lasciato dalla ragazza, aveva bevuto, si sentiva in colpa per non averlo convinto a non guidare la sua auto.
In sostanza si dava colpa della morte del cugino. Non riusciva a dormire, non mangiava e piangeva in continuazione.
Il dottore le prescrisse una cura a base di Samyr e Lexotan.
Nello stesso anno 1992 la ragazza conosce il futuro marito. Si fidanzano e si sposano nel 2001.
Nel 2003 nasce il primo figlio. È prematuro (inizio del settimo mese) perché lei soffre di piastrinopenia congenita ed ha una scarsità di liquido amniotico. Quando nasce lui pesa circa kg. 1,8 e resta quasi un mese in reparto maternità con la mamma. Inizialmente nei primi anni di matrimonio lei sentiva molto il fatto che non potesse lavorare (diplomata alle magistrali e poi laureata in Scienze Politiche), e così inizia a fare una collaborazione con lo studio di un notaio e poi nel 2005 vince il concorso per insegnamento alla scuola materna. Nasce il secondo figlio nel febbraio del 2005 e così lei ottiene il trasferimento nello stesso comune dove attualmente abitano. Nel 2008 nasce la terza figlia. Nello stesso anno si trasferiscono in una casa più grande. Un matrimonio saldo, una famiglia bella, unita
Dal 2016 al 2017 la moglie accusa un problema alla vista. Racconta che improvvisamente non vede per un breve tempo e poi riprende a vedere ma inizia un acuto mal di testa. I medici dicono che non ci sono problemi agli occhi, ma che tutto dipende dallo stress e dall’emotività. Ma non ritengono necessario approfondire con altri esami il caso che si risolve con il tempo.
Nello stesso periodo muore un’amica carissima della moglie in un incidente stradale. Questo avvenimento tocca profondamente la persona in questione.
Nel frattempo lei era passata dall’insegnamento della scuola materna a quella elementare, fatto che le provoca un certo stress, per il cambio.

Dal 2013 il marito nota che la moglie non riesce più a tenere il ritmo della casa e della famiglia. Ritorna a casa dal lavoro (lui è un professionista) e si accorge che lei non prepara il pranzo, oppure trascura alcune faccende che prima sbrigava normalmente. Si accorge anche che non riesce a gestire la crescita dei figli che stanno diventando adolescenti. Non dà molto peso a questi fattori perché abituato anche a fare di tutto e quindi supplisce come può a questa mancanza.

Ma la vita matrimoniale continua in armonia, senza grandi problemi.
All’improvviso, dopo che nell’estate del 2017 dopo una bella vacanza in Sicilia senza che ci fossero stati segnali, se non una sua lamentela per il fatto che il marito si fosse un po’ appesantito e che giocava troppo spesso alla play, una la notte dicembre 2017, rivela che a novembre lo aveva tradito con un altro uomo.
In realtà quella notte il marito ricorda che lei ha iniziato il discorso dicendo che sentiva che le cose erano cambiate che non provava più gli stessi sentimenti e si sentiva in crisi perché si sentiva attratta da quell’altro uomo. Fu lo stesso marito a domandare se lo avesse tradito, lei rispose di sì senza altri particolari.
Dopo questa rivelazione lei sembrava si fosse ripresa e decisa di tagliare la relazione. Ha però voluto riandare da quel tizio per chiarire che lei voleva andare a testa alta e chiarire!
Siccome il rapporto fino allora era basato su una stima profonda il marito lasciò che andasse e che chiarisse. Il risultato è stato che quando è ritornata non è stata più lei.
Ha iniziato a comportarsi in modo stranissimo, non sembrava più la stessa persona. Aveva (ed ha ancora adesso) un rapporto quasi simbiotico con il telefono, non lo lascia un attimo ed è sempre su WhatsApp. Non riusciva più a stare in casa, non parlava più a nessuno neppure ai suoi genitori ed alla sorella, ha iniziato a vestirsi tutta di nero e a fare lunghe passeggiate da sola anche di sera (nel quartiere). Ha iniziato a dire a giorni, che alternava con altri in cui era tranquilla, che lei comunque non lo amava più, che era cambiata in modo profondo, che ormai il vetro del rapporto si era rotto e che doveva andarsene via, doveva lasciare la casa, che sarebbe restata sola, che i figli sarebbero rimasti con il marito. Non mangiava, dormiva male e poco, non aveva più alcun interesse se non unicamente per la sua scuola.
Durante le vacanze di Natale del 2017, ebbe un bruttissimo litigio con il padre e la madre, con parole molto gravi, tipo che li avrebbe uccisi. Frasi forti per una persona come lei sempre molto attenta e molto delicata di sentimenti. Lei in realtà avrebbe detto loro che intendeva separarsi ma che, a detta loro, avrebbe riferito che in realtà non aveva tradito ma che voleva comunque finire il matrimonio ed andarsene perché non sopportava più nulla. È arrivata a tirare i capelli alla madre e a minacciare anche il padre cacciandoli di casa.
Le crisi di insofferenza avvenivano di solito il sabato e la domenica e il lunedì, si calmava e quasi sembrava non ricordare più quel che aveva detto il giorno prima.
Una sera in cui si sono recati da un P. Francescano (sono ambedue credenti) al rientro senza che ci fossero i figli presenti, dà di matto e dice che lei non vuole più seguire il marito che anzi ha una crisi spirituale e che non vuole avere più pressioni su quello che vuol fare.
Fortunatamente a fine dicembre dovette fare un intervento per sistemare le cicatrici delle gravidanze per cui ebbe una convalescenza che la tenne a letto per parecchio e durante la nevicata di inizio gennaio 2018 lei fu colpita anche da febbre per cui è rimase a letto per molti giorni.
Di fronte a questa tragedia il marito ha cercato di non divulgare la vicenda ed è riuscito anche a preservare i figli dicendo loro che la mamma aveva un grave esaurimento.
A dicembre quando stava già stava preparando la documentazione per la separazione e insisteva perché marito facesse qualcosa, improvvisamente abbandona il suo progetto.
Molto spesso parlando la sorella ha affermato che voleva riprendere in mano la sua vita e il suo rapporto con il marito.
Ma pur restando in casa e pur avendo interrotto qualsiasi relazione con il tipo, non ha mostrato nessun segno di ripresa. Vi sono dei momenti in cui non vuole mangiare né si preoccupa di preparare per i figli.
Ma non ha più voluto avere alcun rapporto con il marito, anche il mero contatto fisico la blocca. Ci sono giorni interi duranti i quali non gli rivolge né la parola né gli sguardi evitando anche il semplice contatto. Sembra avere un blocco. Poi di notte inizia a fare discorsi strani in cui dice che tutto il loro matrimonio è sbagliato. Parla con toni e voci e non sue e con espressioni ed uso di parole che il marito non riconosce come sue. Poi improvvisamente durante il giorno ritorna ad essere la persona di un tempo.
Questo atteggiamento si alterna di giorno in giorno. A volte si ha davanti una persona conosciuta, altre invece una completa estranea, che quasi non si accorge di tutto quello che avviene intorno a lei, nemmeno del marito che è una persona piacevole e attraente. Rifiuta in blocco tutto quello che il marito le propone per questo lui d’accordo la sorella ha cercato di consigliarle di andare da uno psichiatra, lei si è rifiutata categoricamente dicendo che il marito l’avrebbe curata.
Anche con i figli e con tutte le persone che ha attorno ha una difficoltà enorme a relazionarsi. Se ad esempio durante la notte andava in escandescenze al mattino dopo era come se nulla fosse successo. Una volta in una discussione in macchina ha tentato di aprire la porta dell’auto e di buttare fuori il marito, un’altra le ha detto che gli renderà la vita impossibile, sempre in queste occasioni gli domanda con voce strana come fa a non fare niente a non reagire e a non cercarsi un’altra donna. Spesso dice che il loro matrimonio è tutto sbagliato. Lei ha anche detto varie volte che vorrebbe ritornare la quella di una volta. In queste occasioni si mostra affranta, piangente e utilizza la frase che si sente come vuota dentro.
Continuando nel descriverle il suo atteggiamento, spesso sembra come imbambolata, altre volte si dedica quasi ossessivamente ad attività che le piacciono, come ad esempio il giardinaggio, la cucina, la preparazione dei compiti per i suoi alunni, la pulizia della casa, pur avendo una signora che una volta a settimana va per le pulizie e per lo stiro.
Ha una cura ossessiva della sua persona e del suo fisico ma rifiuta di andare dal dottore per il mal di schiena di cui soffre e per il controllo dei valori della tiroide. Infatti assume Eutirox da 150 mg.
Il marito ha cercato di farle riprendere una vita normale, facendola uscire, facendole fare dei viaggi oppure dandole una piccola responsabilità come quella di preparare la cena, ma invano.
Porta avanti l’insegnamento perché è diventato per lei una routine, ma a volte sembra ossessionata nell’adempiere dei compiti del tutto secondari e non si accorge dei figli che hanno bisogno della sua presenza e del suo affetto.
Pur avendo deciso di non separarsi, quello che preoccupa è il suo comportamento discontinuo, dove sembrano alternarsi due persone diverse, una che sembra la persona di sempre, l’altra di una persona con degli atteggiamenti fuori del normale. Può succedere ad esempio che rimane in bagno per più di un’ora e poi arrabbiarsi perché i figli l’abbiamo aspettata per la cena. Oppure può succedere che nel pieno della notte si alza per andare a lavorare con il computer perché si è ricordata che deve inviare un piano di studio per una sua collega. I suoi orari sono del tutto anormali. Va a dormire alle 3 o alle 4 di notte, restando in piedi per adempiere dei compiti che riguardano l’insegnamento che richiederebbero molto meno tempo. Insegna in una scuola elementare. Molto spesso perde la nozione del tempo e non sa organizzarsi e si perde in quello che sta facendo e non si rende conto di ciò che accade intorno a lei.
In questo ultimo periodo, prima che iniziasse il problema del Coronavirus, il marito è riuscito ad andare dal medico di base che le ha prescritto: tre scatole di Liposome e due di Samir.

Alla fine di questa cura, lei non ha più avuto momenti di insofferenza notturna né di momenti di rabbia quando sembrava che dovesse esplodere da un momento all’altro. Ma ha continuato a ignorare completamente la presenza del marito, come anche ha abbandonato completamente l’andamento della casa.
Le attività che intraprende, come il già citato giardinaggio, quella della preparazione dei dolci (ne confeziona quantità esagerate) o della pulizia le inizia con un accanimento maniacale e poi cerca in continuazione l’approvazione del marito.
Sembra che viva in un altro pianeta, neanche dando un peso a tutto il problema grave che fuori sta vivendo il mondo intero con il Coronavirus. Continua occupandosi principalmente dei compiti degli alunni e si fissa in giochi del tutto banali sul tablet.
Insensibile ai bisogni dei figli, distaccata nei confronti del marito e di tutto quello che riguarda la sua vita.
Il marito ha tentato varie volte di affrontare la situazione ma lei si rifiuta categoricamente sia di fare fronte alla realtà, parlando di cose del tutto insignificanti, sia di ammettere che ha bisogno di un supporto che possa rimetterla in carreggiata.
Questo è il problema più critico: rifiuta qualsiasi cura, ora soprattutto che le medicine prescritte dal medico di base, le hanno dato una certa calma. Ciò che può trarre in inganno è che esternamente tutto sembra normale, solo il marito e i figli che la conoscono bene si rendono conto dei suoi comportamenti anormali, fuori dagli schemi e soprattutto di una persona completamente cambiata.
Le aggiungo che in questi due anni ha completamente lasciato qualsiasi amicizia e rapporto con la sua famiglia, tra l’altro il padre soffre di una forma grave di depressione e ha anche gravi problemi di salute, ma lei non se preoccupa più di tanto. Il marito era riuscito a prendere un appuntamento con uno psichiatra della zona, ma vista la situazione il dottore ha sospeso qualsiasi consulto.

La sua riluttanza a chiedere qualsiasi tipo di aiuto professionale, la situazione del marito che ormai da due anni è sotto uno stress continuo mi ha indotto a inviarle questa relazione seppure incompleta in molti particolari che spero possa esserle utile per dare dei consigli e qualche chiarimento che trasmetterò immediatamente al marito, mio parente e amico che non ha neanche più la forza di poter scrivere una relazione riguardo al suo caso, ma che è ben contento di ricevere un po’ di luce in questo tema per lui tanto complicato.
Certo le sembrerà che io mi voglia immischiare nei fatti altrui, ma siccome sono convinta che alcuni casi che a noi sembrano molto sconcertanti in realtà sono molto più semplici e che hanno anche la possibilità di essere risolti, con il permesso del mio parente mi sono rivolta a lei, sicura di avere qualche chiarimento.

La ringrazio per la sua pazienza nel leggermi.

Le invio i miei cordiali saluti