Salve Dottore, Sono un ragazzo di 32 anni che ormai da 7/8 anni vive una vita fatta di ansia, paura e nevrosi. Sebbene fin da bambino sia sempre stato abastanza ansioso e tendente al depresso il mio “tormento” e’ iniziato quando avevo 25 anni. A quel tempo stavo con una ragazza di cui ero innamoratissimo e con cui ho passato gli anni piu’ belli della mia vita. Ero in quegli anni sereno, felice e sicuro di me.
Poi la nostra storia e’ inziata ad andare male, per colpa principalmente mia. In quei tempi un mio conoscente era diventato il “miglior amico” della mia ragazza, troppo amico per me. La cosa mi ha mandato fuori di testa. Sono diventato iper-geloso e possessivo, non accettavo questa cosa e l’ho traformata in una mania. Ero diventato iper ansioso e nevrotico e avevo sviluppato un odio totale nei confronti di questo ragazzo (lo avrei ammazzato) mentre la mia ragazza era diventata fonte di grande ansia e sconforto, non riuscivo piu’ a stare con lei, quando ero con lei e lui era nei paraggi andavo in ansia e panico. La storia e’ chiaramente finita malissimo e sono andato in depressione, ansia, attacchi di panico e per finire ho avuto un esaurimento nervoso.
Nello stesso periodo poi alcuni conoscenti vedendomi debole e insicuro hanno iniziato a darmi del “frocio”, cosa mai successa prima e del tutto nuova nel mio percorso. Sebbene io inizialmente non ci facessi proprio caso (mai avuto alcun dubbio sulla mia sessualita’ prima) ad un certo punto ho iniziato a pensare che potessero ever ragione e avessere capito la mia “diversita’” prima di me stesso. E, mi vergogno molto a scriverlo, una notte ho fin pensato che si, non solo ero gay, ma amavo quel mio amico che ha rovinato la storia con la mia ragazza.
Inutile dire che da li e’ iniziato un calvario. La cosa mi ha sconvolto e ho iniziato a pensare terrorizzato di essere un omosessulae represso etc. Non riuscivo a pensare ad altro ed ero sempre in ansia e ho sviluppato sensi di colpa, manie di persecuzione e paura sociale. Negli anni questa cosa e’ rimasta con me e quotidianamente facci i conti con questa consapevolezza emergente che mi ha portato a vedere un psicologo e intraprendere un percorso volto ad esplorare la mia sessualita’. Non sono ancora riuscito a “sbloccarmi” e ad accettare di poter essere gay e la cosa mi sta distruggendo. Il tutto condito da ansia constante, depressioni frequenti, attacchi di panico e manie suicide.
Ora sono veramnte stanco di questa cosa ma lo stesso non ce la faccio. Non riesco ad accettare o esplorare il lato omossessuale della mia personalita’ sebbene negli anni ho maturato serenita’ ed accettazione della realta’ gay. non ho nulla contro l’omosessualita’ e anzi stimo chi lo e’ solo per il coraggio nell’affrontare la vita da dichiarato che io non ho ancora trovato.
Allo stesso tempo pero’ non riesco a fare a meno delle donne, probabilmente perche’ inconsciamente mi aiutano a nascondermi, e continuo ad avere relazioni piu’ o meno brevi con ragazze. Il sesso con le ragazze funziona ma non e’ mai disinvolto perche’ e’ un po’come se mi mettessi alla prova e una parte di me continuamente mi sussurra smettila di fare finta di essere quel che non sei.
E in ogni caso non riesco ad innamorarmi piu’. Anche dal punto di vista affettivo sono totalmente bloccato e sono terrorizzato di non poter piu’ innamorarmi come successe quella volta. Mi sento solissimo.
Con gli uomini ancora non ho il coraggio di fare niente sebbene devo ammettere che a volte vedo ragazzi che mi piacciono e di cui mi sento attratto (non sessualmente pero’, piu’ affettivamente direi).
Beh, suppongo che lei si sia gia’ fatto il quadro e le chiedo consiglio quindi. Che ne pensa? Al momento sto cercando di calmare l’ansia adottando una strategia volta ad accettare la normalita’ del omosessualita’, ad accettare il fatto che se lo sono non ce niente di male e ad andare in contro ai miei pensieri e attrazioni. Mi sento ancora lontano dal giorno in cui finalmente potro’ definirmi con sicurezza e tranquillita’ etero o omo, pero’ ho intenzione di raggiungere questo risultato altrimenti non potro’ piu’ essere in grado di innamorarmi e ritrovare la serenita’.
Cordiali saluti
salve , se lei è in terapia con uno psicologo man mano che la terapia procede sarà sempre più in grado di comprendere se stesso e dare una risposta ai suoi interrogativi e ai suoi dubbi. Lei attualmente è in preda ad una crisi personologica per cui non è possibile e nemmeno utile dare una etichetta alla sua sessualità che molto spesso è, appunto un problema di identità. Una volta risolta la conflittualità profonda e cementato il senso di sè, le sue dinamiche psichiche potranno apparirle in tutta la loro chiarezza scevre di ansie e di angosce. La invito solo ad attendere e a non aspettarsi risposte premature sul suo essere. Un cordiale saluto. Antonio