Buon giorno, mio padre soffre di disturbo bipolare (diagnosticato di tipo II) da circa 24 anni. Sono passati circa 10 anni dalla manifestazione del disturbo prima che si rivolgesse ad uno specialista per una chiara diagnosi e un trattamento specifico. E’ riuscito quindi ad intraprendere una terapia farmacologica continua con il Litio con una buona compliance che ha dato ottimi risultati per i successivi 12 anni. Da circa un anno e mezzo ha scoperto però di avere una serie di problematiche cardiologiche e pneumologiche (oltre a diabete e ipertensione), in particolare una fibrillazione atriale parossistica, e per questa ragione è stato sospeso il trattamento con Litio.Dopo la sospensione del Litio non ha voluto più ricominciare una cura farmacologica ed è tuttora senza trattamento. Come conseguenza si sono manifestati nuovamente episodi ipomaniacali e sintomatologie depressive (sebbene in forma ridotta rispetto al passato).Ponendo che si convinca nuovamente ad intraprendere una cura (anche se al momento è completamente restio), quale stabilizzatore dell’umore potrebbe assumere che non interferisce con il ritmo cardiaco o le problematiche cardiologiche? Esistono trattamenti alternativi a quello farmacologico?Grazie per la sua attenzione.
Trattamenti alternativi al litio e meno cardiotossici sonoAcido valproico (Depakin) a dosaggi di 500mg CR; 300mg CR; 500 mg c e 200 mgCarbamazepina (Tegretol) c 200 mg e 400 mgLamotrigina (Lamictal) c 25 mg; 75 mg; 100 mgGabapentina (Neurontin)c 100, 300, 400 mgOxcarbazepina (Tolep) Non trascuri in questo caso l’opportunità , per suo padre, in presenza di una sua disponibilità di effettuare un lavoro psicoterapetico che può dare risultati molto soddisfacenti anche nel disturbo citato. La saluto cordialmente. Antonio