Buonasera Dottore, ho 45 anni ed una vita difficile. Problemi di inadeguatezza e timidezza nella prima fase dell adolescenza. Infanzia segnata da una seria malattia di mio fratello minore. Ho subito un brutto incidente stradale a 19 anni da considerarmi una fortunata sopravvissuta. Ma da allora il pensiero era iperveloce e io di conseguenza agitata. Impiegavo anche due ore per digerire un bicchiere d acqua. Lo psicologo di allora del consultorio mi disse non pensarci e vivi… si.. ma come? Eppure ho sempre lavorato e con successi anche in breve tempo Poi cambiavo sempre motivatamente Dopo la seconda gravidanza ho accettato un ricovero per depressione maggiore. Ho proseguito la cura per un paio d anni abbinata a psicoterapia al termine della quale mi è stato riscontrato un disturbo bipolare di tipo II tevtativi di cura con litio abbandonato per reazione tossica. è proseguito un periodo di scoraggiamento e senza cura. Ho continuato sempre a lavoratore a seguire i figli e a fare sport. L anno scorso dopo aver subito un brutto incidente stradale lo psichiatra ha riscontrato sindrome post traumatica in disturbo bipolare in stato misto. Prescritto lamictal sospeso dopo due settimane per serio rush cutaneo. Mi hanno consigliato prima zyprexa e poi invega che non sono riuscita a prendere.Da allora frequento solo una psicoterapeuta che ritiene io non abbia il disturbo. Forse negli anni da quanto chiusa e diffidente son diventata e a quanto imparando a mascherare per far si che sembri tutto vada bene rendo ora difficile la diagnosi. Ma io non ho più vita. mi sono persa. Dormo poco e non è mai un sonno ristoratore anche se mi aiuto su indicazioni della terapeuta con xanax e tavor. Ho diversi disturbi fisici che mi portano a pensare ad una malattia autoimmune non ancora diagnosticata (ho positività al lac ma ana negativi, psoriasi, artrosi, macchie cutanee e fotofobia con bruciore,Herpes).mia madre soffre di sclerodermia, connetivite mista e sindrome di sjogren. Sono ora fisicamentamente, mentalmente e moralmente molto provata. Senza sport hobbie vita sociale e uno stato mentale in difficoltà. non ho mai usato droghe ne alcool. Fumo una dozzina di sigarette. Vorrei fare un ulteriore tentativo con un ricovero anche per un attenta valutazione dei farmaci ma ammetto di essere impaurita e seriamente preoccupata.Ho contattato la dignitas in svizzera qualora diventi demente e no in grado di badate a me stessa, ma posso ancora sperare? Ha una clinica da consigliarmi ove venga trattata con cuore e umanità? La prego se possibile di aiutarmi e consigliarmi. È difficile spiegatere come riesca a periodi a vivere pensando ad una cosa in molteplici modi e con una grandissima velocità di pensiero e poi il nulla che mi rende impaziente nervosa con poca tolleranza e verbalmente si percepisce rabbia e insofferenza Nonostante tutto sono una persona apprezzata sia in ambito lavorativo per serietà e professionalità e umanamente perché metto sempre davanti l essere umano ed ho una grande forza di controllo e volontà. Ma mi costa sempre di più e dopo la diagnosi non ho relazioni perché non ho la forza di fare piu nulla e sono confusa e perché mi considero un problema e non vorrei ritrovarmi a rendere difficile e sofferente lo stare con me. Mi può aiutare a sperare ancora e ad indicarmi una strada per stare meglio? Un posto dove affidarmi temporaneamente e dove possa essere trattata come persona che ha ancora qualcosa da dare e da sognare nonostante l inferno del mio disturbo? La ringrazio per il suo tempo.P.
Cara signora lei è una persona profonda e con qualità umane importanti. Aspetta solo uno specialista che sappia accoglierla e comprenderla. Dicendole così le dico anche che il disturbo bipolare risente favorevolmente di un approccio psicoterapeutico . I sintomi sono semplici richieste di aiuto che è importante che siano soprattutto ascoltate in modo adeguato piuttosto che soffocate con farmaci. Perciò non disperi, la saluto cordialmente. Antonio