Gentile dott. Miscia, sono una ragazza di 27, la contatto per chiederle un parere in seguito a dei disturbi che con ricorrenza (a mio avviso ciclica) intaccano la mia vita da quando ne ho 25. Premetto di essere sempre stata una ragazza sensibile e molto fragile. Per tre anni (terza media e primo biennio del liceo) ho sofferto di bulimia, disturbo che si è andato risolvendo da solo. Purtroppo all’età di 17 anni ho iniziato ad abusare (3 canne al giorno) di marijuana per ben 8 anni, abuso a mio dire autoterapeutico, fumavo la mattina per affrontare la giornata, il pomeriggio per invogliare lo studio e la sera per concliare il sonno, in compagnia con le amiche per superare la timidezza e un certo senso di disagio. Dopo la maturità (conclusa anche abbastanza brillantemente) ho fatto molta fatica a trovare la mia strata e a coltivare in maniera continuativa le mie passioni. Ho iniziato ed abbandonato due università, iniziato ed abbandonato tre lavori, iniziato ed abbandonato altrettante attività sportive (il tutto dai miei 19/24 anni in maniera anche sovrapposta e poco lineare) Per quanto riguarda le relazioni interpersonali non ho mai avuto problemi, il mio ragazzo è sempre quello da 10 anni (nonostante alcuni alti e bassi in cui mi chiedo se lo amo o non lo amo e manifesto apertamente questi mie dubbi, dubbi che vanno e vengono a seconda del mio umore). Ho sempre sofferto dei cambi stagionali sopratutto in autunno e in primavera, cali e aumenti di peso senza significativi cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, disturbi del sonno, umore un po’ depresso). Tre anni fa (io avevo 25 anni) il mio ragazzo ha una crisi e decide di lasciarmi. Ero un po’ingrassata, non avevo più voglia di avere rapporti sessuali, ero diventata scortese, molto irritabile e lo allontanavo in malo modo se provava a toccarmi e baciarmi (aggiungo che qui avevo smesso di far uso di marijuana). All’epoca lavoravo molto (avevo aperto un’attivitá commerciale aiutata da mio papà in pensione) e la sera ero sempre molto stanca con poca voglia di uscire e vedere le amiche. Dopo la fine della mia relazione ho avuto una forte depressione reattiva durata ben tre mesi (piangevo di continuo, anche al lavoro facevo fatica a contenere le lacrime, non dormivo più la notte, mi sentivo fallita, vuota, non volevo più portare avanti l’attività appena aperta, spesso pensavo al suicidio ecc.). In tutto questo avevo anche ripreso a fumare le canne che poi dopo un mese ho riabbandonato perché mi accelleravano molto il battito cardiaco e mi facevano andare in forte paranoia. Poi come se nulla fosse mi sono ripresa, ero molto energica, felice, avevo rinnovato il guardaroba, cabiato taglio di capelli ecc. Conobbi un altro ragazzo che ho frequentato per due mesi per poi scoprire che era sposato e che stava diventato padre. Dopo quella seconda esperienza di abbandono mi è successa una cosa stranissima, invece di reagire con tristezza ho iniziato ad agitarmi, mi muovevo per casa in modo afinalisticco fregando le mani come quando si ha freddo (sembravo quasi autistica e per non sembrare del tutto pazza andavo a corerre), la testa macinava mille pensieri incoerenti e incongrui ad una velocità incredibile, non riuscivo a controllarli ne tanto meno a placarli (vera e proria fuga di idee) ho passato ben 4 notti completamente insonni, in più ho avuto un vero e proprio delirio (dicevo CONVINTISSIMA alle mie amiche che quel ragazzo sarebbe tornato sicuramente da me e che anche se sposato e in attesa di un figlio noi saremmo tornati insieme perche Dio mi mandava dei messaggi con le canzoni di you tube e che quelle canzoni d’amore parlavano della nostra complicità e del nostro amore). Fortunatamente dopo qualche mese il mio ragazzo storico si è rifatto vivo e siamo tornati insieme, abbiamo preso casa e siamo andati a convivere. Dopo questi 6 mesi burrascosi pensavo che la mia vita sarebbe tornata alla normalità e invece ho iniziato a diventare ipocondriaca. Avevo giramenti di testa e vertigini, vampate di caldo e di freddo (fatti esami del ferro e della tiroide ma nulla), avevo l’orticaria sporadicamente ( visita dermatologica ma nulla), avevo speso l’impulso di fare la pipì ma poi quando andavo in bagno ne facevo poca o nulla (esami delle urine ma nulla) poi sono andata in fissa con le ovaie (vista ginecologica ma nulla). Periodo tranquillo, poi successivamente ho avuto altri ploblemi di questo tipo: fase in cui mi veniva da piangere senza motivo, avevo una forte gastrite ed ero convinta che dio mi avesse punita con un tumore allo stomaco perché ero avevo frequentato un uomo sposato (anche di questo ero molto convinta anche dopo aver fatto la gastroscopia dove era diagnosticata solo ernia iatale, gastrite cronica e celiachia io sostenevo che i medici non avevo fatto l’Esame correttamente). Poi ancora periodo di benessere ma poi ho iniziato ad aver paura degli attacchi terroristici,mi è capitato di prendere il treno avere accanto a me un uomo musulmano con una valigetta e quando si è alzato (probabilmente per andare in bagno) ho quasi perso il controllo, stavo (e per fortuna che non l’ho fatto) per controllare se c’era dentro una bomba. Al che ho deciso di consultare una psicoterapeuta e uno psichiatra perché ho inizato (sintomi che sono durati 15gg) a svegliarmi la mattina molto presto con una fortissimi angoscia, non riuscire più a seguire un film in televisione e a leggere perché ero molto distratta e i pensieri andavano per i fatti loro, ho avuto ancora ma fortunatamente solo per tre/ quattro giorni questa forte irrequietezza psicomtoria con fare afinalistico, oppure iniziare a fare in casa tre cose contemporaneamente ma senza concluderne mezza. Sempre in questi giorni quando parlavo ero logorroica e mi è ricapitato questo episodio prima di andare a dormire dei pensieri che vanno all’impazzata senza sosta e che non si sono placati per ben 4 ore di seguito, in piu il giorno dopo ero ancora molto agitata fisicamente però mi capitava anche di andare in fissa con lo sguardo perso nel vuoto e mi dovevano chiamare o picchiare dentro per farmi riconnettere e appena provavo a seguire i discorsi mi capitava di riincantarmi per qualche minuto e di essere completamente assente con la testa vuota con uno strano senso di alienazione, smarrimento come se le cose e le persone che mi circondavano non erano più le stesse. Ora, non sono mai arrivata al punto di farmi ricoverare in psichiatria perché nonostante i due deliri più evidenti (i messaggi di Dio tramite le canzoni e il tumore allo stomaco) quando mi veniva detto che forse stavo esagerando mi calmavo apparentemente (anche se dentro di me rimanevo convinta di quello che pensavo senza sottoporre il mio pensiero ad un giudizio più critico e razionale). Secondo lei c’e il rischio che questa possa essere schizzofrenia? Visto che ci sono stati deliri e illusioni, irrequietezza motoria, fare afinalistico e sconclusionato, e il cervello che andava in fissa da solo?! Secondo lei il fatto che io abbia abusato di marijuana dai 17 ai 25 anni può aver risvegliato una malattia che diversamente sarebbe rimasta latente? C’è la possibilitá che anche se non sto più fumando da un anno e mezzo le canne possa riavere degli episodi spicotici i dei deliri? Ora io sto seguendo da un mese una cura con brindellix 10 mg una volta al di e xanax 0,5 al bisogno. Più una volta alla settimana la psicoterapia, lo spichiatra lo rivedrò queta primavera per vedere come affronto il cambio di stagione ma ad oggi non vuole fare alcuna diagnosi visto che i sintomi si sovrappongono molto con diverse patologie. Spero davvero mi possa fornire il suo parere. Mi scusi per il messaggio un po’ troppo prolisso. La ringrazio davvero molto. Buona serata.
Salve, effettivamente la sintomatologia è complessa e polimorfa, per cui penso che ci troviamo di fronte ad un disturbo di personalità che coinvolge la sfera cognitiva, affettiva, interpersonale ed è,appunto, tipico di questa struttura la presenza contemporanea di sintomatologia appartenente alle sfere citate. Nel caso di disturbo borderline vero e proprio come potrebbe essere il suo caso, si ha una accentuazione dello scompenso ai vari livelli decisamente marcato, al limite tra nevrosi e psicosi con una sua struttura definita, però, per cui non tende ad evolvere in un quadro psicotico : infatti anche i deliri sono stati alterazioni del giudizio volatili e non costanti. In uno stato mentale come quello che lei descrive, l’uso di cannabis è altamente controindicato . Secondo me è opportuno, come le è stato riferito, di attendere l’evoluzione per avere un quadro clinico più chiaro e definito.Le consiglio di proseguire la psicoterapia , anche se sarebbe preferibile un ritmo delle sedute piu intenso, la saluto cordialmente. Credo di essere schizofrenica (di tipo paranoide)