Salve, un mio familiare 33enne ha un disturbo paranoideo. L’andamento è di alti e bassi, può star bene per anni e poi ricadere nella psicosi. In genere quando sta meglio rifiuta di prendere i farmaci, accusandoli di procurargli grandi effetti collaterali.Ha tendenza a scappare di casa senza dare notizie per lunghi, a volte lunghissimi periodi.Si tratta di una persona chiusa in sé, con difficoltà grandi nel relazionarsi alle persone e ipocondriaca. Nonostante ciò sa essere estremamente solare e gioiosa e quando sta bene infonde a tutti noi grande positività e voglia di vivere. Ora siamo in una fase in cui sta sufficientemente bene e non vuole assolutamente prendere i farmaci, tanto che ha sospeso la terapia (xeplion 50 ogni 50 gg).I medici ci dicono di forzarla, ma noi famigliari manchiamo del coraggio nel fare una cosa del genere, pur essendo convinti dell’importanza della terapia.In questo momento, dunque, ci troviamo in un vicolo cieco e non sappiamo che fare, temendo in una ricaduta e in una successiva “fuga”. Per questo urge un consiglio pratico. Grazie