Buonasera, è da un po’ di tempo che soffro di doc. Le spiego subito il punto io ho già avuto un infanzia traumatica , ma quattro mesi fa per un litigio mi hanno puntato una pistola in petto, non le dico la paura che ho avuto! Io ho 16 anni e dopo questa cosa sono stato tre giorni terrorizzato con la tachicardia e di conseguenza non sono più uscito di casa! Dopo un po’ ho iniziato ad avere pensieri orrendi sulle persone , amici e familiari! Pensieri aggressivi! Quindi si sono create altre pippe mentali della serie” Sono una persona cattiva” oppure ” e se lo volessi fare davvero?” . Poi ho iniziato a pensare che io non provo sentimenti e che voglio fare del male alle altre persone! Insomma un inferno. Spesso vorrei sbattere con la testa contro il muro! Se vedo tipo una serie criminale mi sento male e penso che sono io o cose del genere ! Poi mi sono venuti i rituali mentali, cioè delle frasi che devo ripetere sempre nella mia mente e cosi via! Cosa mi consiglia?
Salve,le dirò qualcosa non conoscendo profondamente la sua soggettività che è un elemento essenziale nella disamina in questione. Contro il disturbo ossessivo compulsivo abbiamo l’arma della psicoterapia psicoanalitica la quale permette di risalire alle cause profonde del problema, di portarle a livello cosciente, espandendo l’io e rendendo il soggetto profondamente consapevole. Ad essa va unita l’ipnosi meditativa, che ha lo scopo di allenare il soggetto alla trance in modo che egli possa contare su stati profondi di rilassamento a cui il soggetto tramite autoipnosi può accedere quando lo ritiene opportuno. Altro strumento efficace per la conoscenza di sè è l’ipnosi regressiva, che ci conduce ai primi momenti della nostra esistenza e, andando oltre, a vissuti transpersonali. Meno favorevole, secondo me, è l’uso di farmaci che non modificano strutturalmente il cervello, come avviene con la psicoanalisi e la ipnosi, svolgono solo una azione di presenza e non sempre è facile dismetterli perchè il soggetto ne può diventare psicologicamente dipendente. Un cordiale saluto. Antonio